Quarto Grado torna subito a occuparsi del caso Alice Neri, la giovane madre trovata carbonizzata lo scorso 18 novembre nel bagagliaio della sua macchina in provincia di Modena. Il talk di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero – ripartito venerdì scorso, proprio occupandosi del giallo della 32enne di Rami di Ravarino – si riapre con nuovi dettagli sulla vicenda. Aggiornamenti forse decisivi che potrebbero dare una svolta all’indagine, ma al momento ciò che manca è un testimone.

Caso Neri, l’assassino conosceva il territorio

Stando alle immagini Gino Licata, alla guida della sua Alfa Romeo Mito, alle 5:15 è dietro la Ford di Alice, ma sta semplicemente andando al lavoro, come spiega a Quarto Grado. Due minuti prima, però, c’è un’altra Mito alle spalle della Ford (quasi a tallonarla), come dimostrato dalle telecamere. Ad aiutare le indagini al momento sono soprattutto gli impulsi del cellulare di Alice, in particolare le ricerche effettuate su Maps (con ingrandimenti e zoom sulla località di Poggio Rusco) registrate nel cloud, ma la domanda chiave è ancora la stessa: perché Alice avrebbe fatto salire in macchina l’uomo in questione. Serve un testimone, e decisivo potrebbe essere l’uomo che si occupa della manutenzione del terreno, che sostiene di aver trovato il barattolo d’olio esausto (altamente infiammabile) “senza tappo, ribaltato e svuotato”. Supertestimone diventa invece Tiziana, donna con cui Mohamed si era appartato in precedenza nel terreno isolato.

Alice Neri, la storia

È il 18 novembre 2022 quando il corpo di Alice Neri viene ritrovato carbonizzato all’interno del bagagliaio della macchina della 32enne di Rami di Ravarino, in provincia di Modena. Il sospettato principale è Mohamed Gaaloul, 29enne tunisino inchiodato da alcune telecamere e interrogatori e fuggito in Francia poco dopo. Fatto rientrare in Italia e arrestato, il giovane si trova nel carcere di Sant’Anna di Modena, ma i dubbi sono ancora tanti: nelle immagini delle telecamere verso le 3 di notte c’è poco più di un’ombra, e i due sembra che non si conoscessero. Il suo avvocato ha chiesto la scarcerazione, e anche il fratello di Alice, Matteo Neri, ha dichiarato di dubitare che una sola persona possa avere commesso un crimine così puntuale senza l’aiuto di complici.

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