Morgan demolisce il Festival di Sanremo 2023 e stronca la canzone del vincitore, Marco Mengoni, definendo il brano Due Vite un “tentativo, certamente non una canzone”.

Il frontman dei Bluvertigo ha analizzato i brani sanremesi in tempo reale nel corso di una diretta su Youtube: due giorni di commenti live alle canzoni in gara in una trasmissione chiamata Morgan e gli Analisti.

Morgan e gli Analisti al teatro Apollo

Per completezza di informazione, l’evento è andato in scena martedì 7 e mercoledì 8 febbraio 2023 presso il teatro Apollo di Milano e in live streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di CortoCorto.

“Gli analisti” si definiscono amici, appassionati di musica e di cose belle della vita

che si incontrano in un salotto per discutere e analizzare le canzoni in gara al Festival di Sanremo 2023. Un modo garbato e leggero per scoprire i dettagli di ogni canzone in gara e unirsi alla conversazione.

Le frasi di Morgan su Marco Mengoni

Per chiarezza, va precisato un elemento: questa notizia, che è cominciata a circolare nelle ultime 24 ore, in realtà non riporta un fatto delle ultime ore ma un avvenimento che risale a diversi giorni fa, poiché rimanda esattamente al 7 febbraio 2023, ovvero al primo girono del Festival di Sanremo 2023.

I giudizi di Morgan sono tranchant, come spesso accade, ma una delle opinioni più dure è proprio quella riservata a Mengoni, col quale anche in passato vi sono state ruggini (spesso unilaterali, alimentate dal primo e mai proseguite da Mengoni) e con cui i rapporti – dopo essere stati, rispettivamente, Coach e “allievo” alla terza edizione di X-Factor – si sono con il tempo dissolti.

Cosa pensa Morgan della canzone di Mengoni “Due vite”

Dopo l’esibizione di Mengoni con la canzone Due Vite, Morgan pigia sull’acceleratore e va via dritto, unidirezionale e a tutta velocità:

Mengoni l’ho fatto nascere. Ora non posso avere più a che fare con lui, è off limits. La canzone? Vorrei usare una parola ma non mi viene. Credono di fare un’opera d’arte quando non è così?

“La canzone di chi non sa scrivere canzoni”

Il flusso di pensiero di Morgan, assolutamente in grado di esprimere un giudizio con cognizione di causa, essendo quello musicale l’ambito professionale, prosegue con ancora maggiore e più dettagliata articolazione:

Fanno testi che sembrano i messaggi che scrivono nel corso della giornata: non hanno senso poetico, non c’è bellezza. Due Vite non è una canzone, semmai la canzonetta di uno che fa provini ma non sa scrivere canzoni.

Morgan parla di Francesco De Gregori e Massimo Ranieri

Per far capire a cosa pensa quando parla di canzoni degne di tale nome, Morgan cita Francesco De Gregori e Massimo Ranieri arrivando a parlare di “La donna cannone” e “Perdere l’amore”.

“Mengoni è un bravo interprete del nulla”

Poi, l’affondo continua:

Non siamo nell’ambito della canzone ma del tentativo: il tentativo di qualcuno che non ha gli strumenti cognitivi per poter fare una canzone. Non conosce la musica, gli accordi e la melodia, non conosce la poesia e l’arrangiamento e fa una robetta qualunque. Però viene portata in palmo di mano perché lui è famoso, è Mengoni e ha una bella voce, sa interpretare una roba che è un nulla. Quella sua sembra una canzone e la gente ci crede. A furia di questo si è livellato tutto. Ormai le canzoni sono vuote ed ecco perché non ci accorgiamo più che gli accordi non ci sono. Le persone non se ne rendono conto perché non sono tenute a conoscere gli strumenti tecnici.

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