Già la scorsa settimana Le Iene hanno dedicato un servizio a OnlyFans, il social network senza censure che permette di vendere la propria immagine online. Ma il programma di Italia 1 non si è limitato a incontrare alcuni dei più famosi creator italiani: ha voluto indagare sui loro guadagni e capire come sia possibile arricchirsi grazie a questa (molto discussa) piattaforma. A realizzare il servizio è Elena Morali, showgirl nota soprattutto per La Pupa e il Secchione e oggi molto attiva sulla piattaforma, che ha intervistato alcune star di OnlyFans per parlare con loro del lato più strettamente economico del loro lavoro.
Le Iene: l’indagine fiscale su OnlyFans
A far maggiormente discutere, quando si parla di questo social, è la quantità enorme di denaro che i creator riescono a guadagnare esclusivamente mettendo online fotografie o video del proprio corpo (non necessariamente troppo esplicite). Più di 10mila euro al mese per alcuni, oltre i 15mila per altri. Insomma, delle cifre da capogiro, che sono spesso state la causa di polemiche in numerosi programmi televisivi e di indignazione da parte dell’opinione pubblica. Elena Morali, insieme ai creators che ha intervistato, ha però spiegato che non tutti i soldi che questi ultimi guadagnano va a finire direttamente nelle loro tasche: come ogni altro lavoro, infatti, esistono le tasse. Lo stesso OnlyFans prende il 20% di commissione, a cui va aggiunta una quota da versare agli agenti e manager (ebbene sì, anche gli “onlyfanser” hanno agenzie alle spalle), che corrisponde circa al 25%.
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A tutto ciò si aggiungono anche le tasse, ovviamente dovute allo Stato: come per chiunque abbia un lavoro da libero professionista, anche i creator di OnlyFans devono pagare le tasse, ed è per questo che molti di loro tentano di spostare la proprio attività all’estero. E in particolare in Paesi dove il regime fiscale sia nettamente diverso da quello italiano, in modo da guadagnare il più possibile: le mete più ambite sono Dubai e la Svizzera. In particolare, a Dubai non esistono imposte sul reddito né i contributi: sono quindi moltissimi i creator che hanno deciso di spostare qui la propria società. E l’operazione non è nemmeno troppo complicata; una volta aperta la propria società, si ottiene un visto di residenza come investitore e, dopo aver ottenuto la residenza, è possibile aprire un conto corrente bancario. Insomma, dietro una realtà all’apparenza frivola e a volte discutibile, si nasconde un mondo fatto di veri e propri imprenditori, che Le Iene continueranno ad indagare e a raccontare.