Flavio Insinna lascia la Rai per La7: dopo Fazio e Amadeus, addio a un’altra eccellenza

Flavio Insinna lascia la Rai e approda a La7. Dopo l’addio di Fabio Fazio e di Amadeus, la notizia dell’abbandono dello storico conduttore dell’Eredità pare essere ufficiale. Dopo aver partecipato L’Acchiappatalenti, il nuovo show di Milly Carlucci nel quale il conduttore ricopre il ruolo di giurato, pare infatti che la tv di Stato non gli abbia fatto proposte lavorative all’altezza. Vediamo quindi insieme tutti i dettagli e le motivazioni dell’abbandono di Flavio Insinnia, e quali nuove sfide lo aspettano a La7.

L’abbandono Rai di Flavio Insinnia

Flavio Insinnia abbandona la Rai. Come anticipato da Oggi lo scorso settembre, tra qualche settimana lo storico conduttore dirà addio all’emittente di Stato, approdando quindi su La7. Secondo il giornale, che conferma oggi l’addio del presentatore, una delle motivazioni sarebbe la mancanza di progetti soddisfacenti: dopo i risultati tiepidi de L’Acchiappatalenti, il nuovo show di Milly Carlucci, Flavio Insinna non avrebbe infatti ricevuto dalla Rai proposte lavorative all’altezza delle sue aspettative e ambizioni, e avrebbe quindi deciso di cercare nuove sfide altrove.

L’esperienza a L’Acchiappatalenti

flavio insinnia

L’esperienza come giurato nel programma de L’Acchiappatalenti, il cui primo episodio ha ricevuto reazioni tiepide da parte del pubblico, potrebbe essere stata un’altra delle motivazioni per cui Flavio Insinnia ha deciso di abbandonare Rai. Secondo alcuni pareri, se il programma di Milly Carlucci non dovesse risollevarsi potrebbe correre il rischio di venire tolto dal palinsesto Rai, come testimonia il recente caso di Forte e Chiara.

Il futuro di Flavio Insinnia a La7

Su La7, Flavio Insinnia dovrebbe quindi condurre un nuovo game show in prima serata, del quale però non si conoscono ancora i dettagli. Alla vigilia del debutto de L’Acchiappatalenti, Insinnia aveva parlato con Tag.24 del suo futuro come presentatore Rai: “Io non ho mai avuto esclusive, perché ho firmato i contratti quando c’era insieme un progetto bello. Siamo ancora in un paese libero. Magari il progetto è bello per la Rai e a me non piace. Non vuol dire che non sia bello, ma io penso che non sia giusto per me, oppure vorrei fare una cosa che la Rai non ha (…) Che cosa farò in futuro? Possiamo andare, tornare… Credo che il mondo, come dire, abbia altri pensieri. Faremo”.

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