Davide Nanni è uno chef che lavora in Abruzzo ed è diventato col tempo un personaggio molto seguito sui social e in televisione. Il cuoco ha da poco pubblicato un libro intitolato A sentimento in cui racconta, tra le altre cose, di aver lavorato nel ristorante di Giorgio Locatelli, giudice di MasterChef e famoso chef stellato, dove ha subito punizioni e ricevuto continuamente insulti.
Le umiliazioni subite da Davide Nanni nel ristorante di Giorgio Locatelli
Chef Nanni volò alla volta di Londra appena diplomato per lavorare in uno dei ristoranti di Giorgio Locatelli insieme alla sua ragazza dell’epoca. “Giorgio Locatelli passava ogni tanto, per controllare che fosse tutto ok. Ma la gestione era in mano a quei tre, chef, un sous chef e un capo partita che si rivelarono il mio peggior incubo”, si legge nel libro A sentimento. Inoltre Davide Nanni scrive che alle nuove leve erano affidati lavori molto duri. Lui non si lamentava ed era pronto a tutto pur di imparare. Tuttavia la situazione diventò praticamente insostenibile perché il sous chef dopo averlo preso in giro davanti a tutti perché non riusciva a fare lavori impossibili “si girava verso gli altri, aspettando una risata generale, e faceva l’occhiolino alla mia ragazza”.

I continui insulti subiti da chef Nanni raccontati nel suo “A sentimento”
Provò quindi a impiegare meno tempo nel compiere quello che gli veniva detto di fare, arrivando anche a lavorare 16 ore al giorno. Quando cominciava alle 5 del mattino qualche volta trovava ancora i lavapiatti del turno di notte. “Durante i pochi minuti di pausa che avevo andavo in bagno – racconta Davide Nanni –, buttavo a terra uno strofinaccio, mettevo il timer e dormivo per quattro minuti. Inizia a sentire lo stress e la fatica e nessuno mi ha mai chiesto cosa avessi. Mi lasciai anche con la ragazza”. Una volta per fare presto tagliò in un colpo solo le radici di alcuni fasci di rucola e non gambo per gambo come avrebbe dovuto fare. I suoi superiori lo scoprirono e “Il capo partita mi raggiunse e mi sbattette il mazzo in faccia, spaccandomi il labbro”. Dopo tutte le umiliazioni subite chef Nanni decise di licenziarsi. Era dimagrito ben venti chili in quattro mesi.





