Firenze è protagonista della seconda puntata di “4 Hotel”, il programma condotto da Bruno Barbieri e andato in onda il 25 maggio su Sky Uno e in streaming su Now TV. Sempre 4 sono gli albergatori che combattono fino all’ultimo per conquistare il titolo e ottenere gli ambiti premi in denaro: stiamo parlando di Bonifacio Falco Howard Leonardi di Casalino, direttore di Casa Howard, Giacomo Bufalini, proprietario dell’Hotel 4 stelle Orto de Medici, Asmaa Gacem, proprietaria di Hotel Lungarno Vespucci 50 (4 stelle – con servizi da 5 stelle), e Simone Bellocci, uno dei tre soci proprietari di 4F (hotel 3 stelle) e vincitore della seconda tappa di “4 Hotel”.
Il recap della seconda puntata di 4 Hotel
Il primo hotel presentato nella seconda puntata di “4 Hotel” è Casa Howard, una Guest House raccontata dal proprietario, Bonifacio, come un ambiente classico e allo stesso tempo chic. Appena arrivati all’ingresso, Asmaa definisce la struttura un “condominio anonimo” e quando scopre della colazione in camera su ordinazione sottolinea che tale scelta è “poco chic”. Barbieri rimane piacevolmente colpito dallo stile barocco della sua stanza, dal kimono posto in bagno, e dalla completa assenza di plastica, tanto da concedere il suo inconfondibile “sigillo green” a Bonifacio. All’improvviso lo Chef chiede a quest’ultimo di preparargli “spaghettini aglio, olio e peperoncino con prezzemolo”, ma l’albergatore si accorge di non avere alcuni ingredienti e corre a comprarli in un locale vicino all’edificio. Per fortuna, Bonifacio riesce nell’impresa con soli 15 minuti di ritardo rispetto ai 20 concordati: il risultato “è quasi soddisfacente”. Tra le critiche ricordiamo il letto troppo corto di Simone, i bagni piccoli, il conto molto alto, e la grande quantità di polvere trovata durante l’ispezione. Nella classifica parziale, dopo il check-out e prima del verdetto decisivo, Casa Howard riceve 85 punti.
Uova alla Benedict
La seconda struttura è quella di Giacomo, l’Orto de Medici, un edificio che consente all’ospite di vivere nel passato con la modernità del presente. Appena entrati nell’albergo, il concorrente riceve subito un “punto” da Barbieri per aver dimostrato che i clienti della sua proprietà potrebbero tranquillamente ricaricare le proprie macchine elettriche grazie a un garage lì nei pressi. Ma le sorprese negative non mancano: Asmaa trova dei capelli di donna nel bagno, il letto è composto da due materassi e quindi c’è il rischio che si apra in due, e niente macchina del caffè in camera. Durante la colazione, la donna del gruppo – è al centro di una polemica social per via del suo continuo lamentarsi – chiede delle Uova alla Benedict, ma non c’è disponibilità e, delusa da ciò, dichiara che ogni hotel dovrebbe saperle cucinare. La classifica parziale vede l’Orto de Medici in prima posizione con 86 punti.
L’Hotel Lungarno Vespucci 50 è il terzo presentato ed è di proprietà di Asmaa, subito criticata da Simone per la facciata del palazzo in quanto simile a quella del consolato. La zona è bellissima, ma la luce all’interno dell’edificio è fredda e tale aspetto non è apprezzato da Bonifacio. Giacomo invece vede il soffitto affrescato della sua stanza e se ne innamora, mentre Simone trova la camera a lui offerta di una tristezza infinita e Bonifacio non è convinto del caos di stili che caratterizza il suo alloggio. Asmaa si scova sempre dei capelli negli alberghi altrui, ma questa volta è Bruno Barbieri a trovarne uno nel suo letto e quindi le chiede di sistemare il tutto. Lo Chef stellato vede il contenitore di stoffa destinato alle ciabatte e ne resta colpito, ma con grande rammarico scopre che per la biancheria sporca c’è a disposizione solo il sacchetto di plastica, materiale per niente “green”. Non solo: Bruno si sdraia nella vasca da bagno della sua suite come se fosse in una bara. Infine, per vendicarsi delle Uova alla Benedict, Giacomo chiede alla cameriera di preparargli un’altra tipologia di uova. La richiesta viene esaudita, e nonostante non siano esattamente come quelle da lui ordinate si dice soddisfatto. Al momento del conto, Bonifacio fa presente che il prezzo online della sua stanza in realtà è molto più alto: si parla di oltre 600 euro rispetto ai 330 richiesti dall’imprenditrice. La donna, in via parziale, ottiene 86 punti.
Il vincitore di 4 Hotel
Infine, è il turno dell’hotel 4F di Simone. Sin da subito Asmaa appare pronta per la guerra: la facciata dell’albergo è “trasandata”, la moquette in tutta la sua stanza le dà noia perché è allergica agli acari, e poi un altro capello segnalato. La donna si fa pulire il letto all’istante e, dopo il ceck-out del giorno successivo, riceve un mazzo di fiori dallo staff per il disservizio. Asmaa non cede di un passo e dice che dovrebbe essere trattata come tutti gli altri clienti. Barbieri invece “adora” la grande attenzione ai dettagli e il letto “tirato a balestra”, mentre Giacomo trova un’armonia che gli permette di stare sereno attraverso i colori della sua camera. Se non fosse per la grande quantità di plastica nei bagni, sarebbe il paradiso per lo Chef. La colazione è gestita bene ed è di ottima qualità, ma Asmaa chiede il porridge e non c’è. “Molto buona, ci tornerei se mettessero anche il porridge”, afferma l’imprenditrice. Al momento del conto Giacomo si aspetta di pagare più di 200 euro, la cifra spesa, ma Bonifacio controlla su internet e i prezzi non tornano.
Nella classifica parziale il 4F è al quarto posto con 85 punti, ma i voti di Barbieri rivoluzionano il verdetto finale e Simone vince la sfida, portando a casa il premio di 5000 euro da reinvestire nella sua attività: “Verranno dati ai nostri dipendenti”, dice. L’uomo ottiene anche una smart room, una camera piena di tecnologia per sorprendere i suoi ospiti, e 4000 euro di software Zucchetti per digitalizzare la gestione dell’hotel. La classifica finale della seconda puntata di “4 Hotel”: Simone (primo con 123 punti), Asmaa (seconda con 200 punti), Bonifacio (terzo con 119 punti) e Giacomo (quarto con 118 punti).