Puntata finale per Road to Meraviglie, il progetto televisivo condotto (e ideato) da Stefano Bini, che è diventato un vero e proprio viaggio alla scoperta dei luoghi e delle tradizioni più belle e affascinanti di due regioni italiane: Lombardia e Toscana. Dieci appuntamenti in tutto iniziati il 23 di luglio, e che termineranno oggi 24 settembre 2023, in cui il presentatore ha accompagnato il pubblico nei suoi posti del “Cuore“, come ci ha raccontato spiegandoci: “La mia regione natale, io sono di Grosseto, e quella che mi ha adottato, la Lombardia”. Dalle meraviglie paesaggistiche e culturali alle migliori ricette della tradizione, passando anche per i consigli di Mariastella Giorlandino e quelli della nutrizionista Ileana Antonini: è così che Bini ha portato i telespettatori di Rai Premium a conoscere le tante curiosità di piccoli centri a volte meno conosciuti, ma preziosi e unici, regalando a chi è a casa immagini e racconti del tutto inediti, esattamente come accadrà nella puntata di questa sera alla scoperta di un’azienda del made in Italy.

Ma cosa dobbiamo aspettarci da questi ultimi appuntamenti?

Ci saranno delle situazioni inedite: andremo nel Museo cittadino di Storia e Preistoria dove racconteremo ben 6 ere geologiche insieme a una guida, avvalendoci di filmati e testimonianze molto importanti. Poi andremo nel parco archeologico, a visitare quelle che erano le tombe etrusche, veri e propri mausolei. Sarà veramente un viaggio super affascinante.

La ricetta imperdibile quale sarà?

Presenteremo due ricette: una sarà il ciaffagnone, l’antenato della famosa crepe francese, condito poi con formaggio e miele. Poi faremo i pici con il capriolo. Insomma sarà veramente una puntata magica in cui, sin da subito, lo spettatore si troverà immerso in una dimensione antica, bella e piena di tradizione: proprio quello che vogliamo accada a Road to Meraviglie.

Come mai la scelta è caduta su Lombardia e Toscana per questa prima edizione?

Lo scorso anno ho condotto su Discovery Wild Food Maremma, e questa volta mi sono detto ‘Perché non fare un passo avanti e, oltre alla mia Terra natia, coinvolgere anche quella che mi ha adottato?’ (la Lombardia, ndr). È stata una questione di cuore, in cui ho voluto andare ancora più ‘dentro’ al territorio.

L’assonanza tra il titolo del programma (Road to Meraviglie) e il nome della campagna di promozione turistica del Governo (Open to Meraviglia) è voluta?

Certo. Nel bene nel male il claim Open to Meraviglia è piaciuto a tanti e non è piaciuto per nulla a tanti altri. Ha creato tanta polemica, quindi perché non ricalcare l’onda del successo, nel bene e nel male, e farci un programma serio, per famiglie, per bambini, per anziani, per tutti?

C’è un luogo che l’ha colpita di più visitando queste due Regioni?

Ce ne sono due. Il primo è Livigno, perché mi aspettavo una realtà diversa, molto più complicata e invece ho trovato delle persone stupende, semplici, attaccate alle tradizioni e disposte a raccontare il loro territorio. In Toscana, invece, mi ha stupito Scarlino in provincia di Grosseto, semplicemente perché non lo conoscevo: c’è il paese in alto e Scarlino Scalo, e io conoscevo solo quest’ultimo. Salire su, invece, mi ha permesso di fare una scoperta incredibile, una vera Meraviglia.

Ci fa uno spoiler sulla destinazione della puntata finale?

Sarà una puntata speciale, diversa dalle 9 precedenti. Entreremo in una delle realtà che fanno grande la nostra Italia, ovvero nell’azienda vinicola La Cura, tra Scarlino e Massa Marittima: qui oltre a fare il vino non si butta via nulla, si fanno prodotti con le uve acerbe, ci sono i sensori sulle vigne per monitorare parassiti, crescita e livelli di ossigeno, insomma una cosa all’avanguardia e molto interessante. Inoltre, si avvale dell’Università di Pisa per controllare la qualità del vino e quindi fa anche ricerca. Ho voluto proprio dedicare una puntata intera a una delle aziende, che nel loro piccolo, fanno grande la nostra Bella Italia.

Stefano Bini photo by Gabriele Miceli

Stefano Bini photo by Gabriele Miceli

Ci sarà una seconda stagione?

Io lo spero. Gli ascolti ci danno ragione e sicuramente devo parlarne con il Day Time della Rai, con Rai Pubblicità e con il mio produttore, però una seconda stagione è in ballo. Inoltre, del tutto spontaneamente, abbiamo ricevuto anche le chiamate di Marche e Puglia, che vorrebbero essere tra le tappe del programma.

A proposito, lei quale altra Regione vorrebbe andare a ‘scoprire’?

Abruzzo, Campania, Sicilia, Sardegna, mi piacerebbero tutte!

Ma quanto è bella l’Italia?

Noi viviamo oggettivamente nel Paese più bello del Mondo, però tante volte conosciamo più l’estero. Per me Road to Meraviglie serve proprio a questo, a conoscere il bello che c’è.

Cosa ci manca per essere i numeri uno nel turismo?

Il voler bene all’Italia, semplicemente amare questo Paese. Continuare a criticarla in continuazione non serve a nulla: abbiamo tra le mani il Paese più bello del mondo, dove si può trovare tutto, dalla semplicità alla complicatezza. Siamo il Paese della scelta, della storia, della bellezza, bisogna volerci più bene, tutto qua.

Quindi un consiglio per promuovere e valorizzare meglio il territorio?

Visto che viviamo nell’era dei social, un bel video che racchiuda in un minuto una/due bellezze per Regione, e poi portare questo filmato in tutto il mondo, facendolo diventare virale. Un prodotto che unisca modernità e tradizione e che vada oltre le grandi città, perché l’Italia  è fatta anche dei piccoli paesini. 

Solo viaggi e cucina o c’è un altro programma che le piacerebbe condurre?

Un programma musicale come Tim Music Award, Cornetto Battiti Live, insomma gli show di piazza, a contatto con la gente. 

Se non dovesse più fare il conduttore, c’è un sogno che vorrebbe realizzare?

Sebbene io abbia passato parecchi anni di fronte al pubblico, mi piacerebbe passare dietro le telecamere, magari come manager. Il mio sogno sarebbe lavorare fianco a fianco con Marina Berlusconi, una donna dal grande talento e che mi trasmette molta fiducia.