Venerdì 25 novembre, alle 21.20 su Rai 3, va in onda La vita che verrà – Herself, un film del 2020 diretto da Phyllida Lloyd, e interpretato da Clare Dunne, Harriet Walter e Conleth Hill. Si tratta di un pellicola drammatica che racconta la storia della resilienza di una donna, del suo amore per le figlie e dell’unione di una comunità piena di cuore, gentilezza e allegria. Prima di vederla stasera in tv, scopriamone la trama e le info principali.
La vita che verrà: riassunto (trama)
Sandra è una giovane madre single che scappa dal suo compagno violento con le sue due figlie piccole, ritrovandosi senza un soldo e costretta a vivere in uno squallido alloggio temporaneo. Dopo mesi di sofferenza, prende ispirazione da una delle favole della buonanotte di sua figlia e le viene l’idea di costruirsi da sola una casa economica. Sandra dunque si rimbocca le maniche con lo scopo di dare alle sue bambine una abitazione calda, sicura e accogliente in cui crescere le bambine, ma deve trovare un modo per riuscirci senza spendere soldi.
Trova quindi un architetto che le fornisce i progetti e le viene offerto gratuitamente un terreno da Peggy, una donna per cui fa le pulizie. Anche Aido, un imprenditore edile, sembra disposto ad aiutarla nella costruzione della sua nuova abitazione. Tutto sembra procedere nel verso giusto, e questo variegato gruppo di persone si stringe attorno a Sandra e alle sue bambine per aiutarle a ripartire con un nuovo futuro, senza volere nulla in cambio. Ma il passato torna a bussare alla porta della donna sotto forma di Gary, il suo ex possessivo e manesco, mentre i burocrati provano a stoppare il suo spirito indipendente. Nonostante le difficoltà, Sandra sarà in grado di ricostruire la sua vita da zero?
La vita che verrà – Herself, scena finale e spiegazione: cosa succede alla casa di Sandra?
Con l’aiuto dei suoi nuovi amici, la donna inizia la costruzione della sua piccola casa fai-da-te, ma le cose si mettono male quando il suo ex le fa causa per avergli tolto la possibilità di vedere i figli. Per fortuna, il giudice dà ragione a Sandra, che dopo pochi giorni può anche festeggiare la fine dei lavori: la sua nuovo casa è pronta. Durante un party in cortile, però, l’abitazione viene avvolta dalle fiamme. Evidentemente ad appiccare l’incendio è stato Gary come vendetta dopo aver perso la causa.
Nei giorni successivi all’incidente, il morale di Sandra sembra spezzato ed è troppo depressa anche solo per alzarsi dal letto. Alla fine, la madre di Gary va a trovarla e le dice che suo figlio è stato arrestato per incendio doloso e sarà rinchiuso in prigione per molto tempo. L’anziana le dice anche che ora è al sicuro e può finalmente guardare avanti. Sandra, quindi, finalmente lascia il letto ed esce. Vede che le sue figlie, Emma e Molly, sono fuori in cortile a pulirlo e per far spazio per un’altra casa. Facendosi forza, anche lei prende una pala e inizia a raccogliere i detriti. Il finale del film La vita che verrà offre dunque una nota agrodolce: anche se la casa dei suoi sogni è stata bruciata dalle fiamme, Sandra è pronta a ricostruirla da zero guidata dalla speranza di conquistare un futuro migliore per lei e le sue bambine.
La vita che verrà è una storia vera?
Herself non è basato su una storia vera, ma riflette la realtà di molte donne in Irlanda (il Paese d’ambientazione del film) e nel mondo. La storia è nata quando l’attrice Clare Dunne (che ha firmato anche la sceneggiatura) ha ricevuto una telefonata da una cara amica, una madre single di tre figli, in procinto di essere sfrattata da casa. Durante una ricerca effettuata sul web per trovare alloggi che facessero al caso dell’amica, Clare si è imbattuta in un video di un architetto che spiegava come costruire una casa con circa 25mila dollari: lì è nata l’ispirazione per la storia raccontata nel film.