In Ad Astra, film del 2019 diretto da James Gray, Brad Pitt interpreta Roy McBride, un astronauta che ha il compito di viaggiare lontano nel sistema solare per trovare suo padre e fermare una fonte di energia antimateria che minaccia di distruggere tutta la vita umana. Si tratta di un film di fantascienza ricco di rimandi a cult del genere e dal finale abbastanza criptico: ecco un rapido recap della trama e la spiegazione (con spoiler) del significato della pellicola, in onda stasera in tv 15 giugno su Rai Movie alle ore 21:20 (streaming RaiPlay)
La trama generale del film sci-fi con Brad Pitt (15 giugno)
Roy McBride è un astronauta che tenta di portare a termine il compito affidatogli dallo United States Space Command (SpaceCom): inviare un messaggio ai confini della galassia della Via Lattea nel tentativo di spingere suo padre, il mitico Clifford McBride (interpretato da Tommy Lee Jones), a tornare a casa. Clifford ha lasciato Roy e sua madre 29 anni prima dei fatti narrati nel film per dirigere il Progetto Lima, una missione dedicata alla ricerca di prove dell’esistenza della vita aliena.
Tutte le comunicazioni tra la Terra e il Progetto Lima, il cui equipaggio si è appostato vicino a Nettuno per svolgere le proprie ricerche, sono terminate 16 anni dopo il decollo della squadra. Quando SpaceCom scopre che Clifford potrebbe essere sopravvissuto quasi 30 anni nello spazio più profondo, reclutano Roy, che ha scelto di seguire le orme di suo padre e diventare un astronauta: l’uomo intraprenderà quindi un lungo viaggio galattico che lo porterà a scoprire segreti sconcertanti.

Ad astra: il film sci-fi con Brad Pitt
Ad Astra (film 15 giugno): spiegazione e significato
Roy parte dalla Terra e si reca prima sulla Luna e quindi su Marte, dove prova inutilmente a contattare suo padre tramite dei messaggi laser. Qui conosce Helen Lantos, figlia di due scienziati del Progetto Lima, che gli svela una terribile verità: la ricerca di vita aliena da parte del Progetto Lima non ha prodotto il risultato, provocando irrequietezza da parte dell’equipaggio, che voleva tornare a casa. Una rivolta a cui Clifford, irremovibile nella sua intenzione di proseguire la missione, reagì disattivando tutte le comunicazioni e i sistemi di supporto vitale dell’equipaggio, uccidendo così gli altri membri del Progetto, tra cui i genitori della donna. Roy viene inoltre a conoscenza della vera natura della sua missione, che consiste nell’eliminazione della nave del Progetto LIMA mediante la detonazione di un ordigno nucleare. Questo perché gli scienziati della SpaceCom hanno scoperto un’enorme elettricità – chiamata The Surge – che minaccia tutta la vita sulla Terra, ritenendo che la stazione del Progetto Lima ne sia l’origine.

Ad Astra: spiegazione, significato e finale del film stasera in tv
Contro il parere della SpaceCom, Roy decide di continuare la sua missione e riesce tra mille peripezie a sbarcare sulla stazione spaziale del Progetto Lima e trova suo padre vecchio, malconcio e ai limiti della pazzia. Clifford, che negli ultimi 30 anni ha lavorato ossessivamente al progetto senza trovare alcune traccia di vita extraterrestre, gli chiede di lasciarlo in pace. Col cuore spezzato, Roy copia tutti i dati dagli archivi del Progetto Lima, quindi piazza la carica nucleare per far esplodere la stazione spaziale, ma prima lega suo padre a lui nel tentativo di riportarli entrambi sulla nave di Roy. Clifford, però, implora suo figlio di liberarlo e lasciarlo andare alla deriva nello spazio profondo, l’unico posto che considera la sua vera casa, e Roy accetta di farlo.
Il finale del film Ad Astra e il suo significato
Una volta tornato sulla Terra, Roy ufficializza agli scienziati la conclusione finale del Progetto Lima secondo cui quella umana è l’unica vita intelligente nell’universo conosciuto. Questa assodata certezza, unita alla tragica esperienza vissuta nello spazio con suo padre, lo spinge a rivedere la sua scala di priorità, cambiando di fatto il modo in cui vede la vita. Dopo aver trascorso anni a lavorare sodo per tentare di emulare i successi di un padre assente che riteneva un eroe, Roy rivede la sua scala di priorità e riflette sulla sua relazione col genitore, sull’umanità e sull’universo, arrivando alla conclusione che per essere grandi uomini non servono gesta eroiche o grandi scoperte scientifiche, perché potrebbe essere meglio concentrarsi sul qui e ora, dove vivono i propri cari. Proprio per questo, nella scena finale del film Ad Astra si vede l’astronauta impegnato a riavvicinarsi alla sua ex moglie Eve (Liv Tyler), che in passato aveva trascurato perché troppo impegnato a pensare alle stelle e ai grandi misteri dello spazio.