A pochi giorni dal centenario della nascita di Ugo Tognazzi, Rai Documentari omaggia quello che è stato uno dei più grandi attori di sempre del cinema italiano con “La voglia matta di vivere”, in onda questa sera – giovedì 17 marzo – su Rai 2 a partire dalle ore 21.20 (diretta streaming su RaiPlay).
Scritto e diretto da suo figlio Ricky, il docufilm ricorda l’incontenibile vitalità di un attore culto del cinema italiano e internazionale tramite le voci di chi l’ha conosciuto e amato.
Ugo Tognazzi – La voglia matta di vivere, docufilm su Rai 2: anticipazioni
Il docufilm di oggi è un viaggio intimo nella vita privata e nella carriera di un re della commedia all’italiana, capace però di rivelare anche un talento drammatico. Oltre alle immagini dei suoi film più celebri, vedremo i video del Tognazzi privato, devoto alla famiglia e agli amici di sempre, grande amante della cucina. Sarà quindi il ritratto di un grande attore, ma soprattutto di un uomo – con le sue debolezze e i suoi punti di forza – che Ricky Tognazzi (suo figlio maggiore nonché a sua volta attore e regista) ha messo insieme cucendo spezzoni d’interviste e i video dei super8 di famiglia. Nell’opera, tante testimonianze di amici e colleghi che hanno amato Ugo: tra gli altri, Claudia Cardinale, Pupi Avati, Ornella Muti, Michele Placido e Aurelio De Laurentiis.
Chi era Ugo Tognazzi
Nato il 23 marzo di 100 anni fa (1922) a Cremona, Ugo Tognazzi è stato uno dei più grandi volti del cinema italiano del XX secolo. Nel corso della sua quarantennale carriera è apparso in oltre 150 pellicole, tra cui alcune passate alla storia come cult memorabili: da “I mostri” ad “Amici miei”, da “La voglia matta” a “Il vizietto”, fino a “La tragedia di un uomo ridicolo”, grazie alla quale si aggiudicò il premio come miglior attore a Cannes. Apprezzato dalla critica e celebrato dal pubblico per la sua poliedricità e la sua capacità camaleontica di svariare tra generi diversi, dalle commedie ai film d’autore, Tognazzi ha spesso recitato accanto ad altri mostri sacri del cinema italiano come Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Vittorio Gassmann e Monica Vitti, che, insieme a lui, continuano a vivere nella memoria collettiva come simboli immortali di quella splendida epoca cinematografica.