Uno dei latitanti più famosi per la cui cattura ci sono voluti anni e anni di indagini, di richieste di estradizione, di diplomazie e tanto altro ancora. Questa è la storia della cattura di Cesare Battisti che stasera vedremo rappresentata in prima tv e in prima serata su Rai 3 nel docufilm Caccia all’uomo – Cesare Battisti una vita in fuga in onda intorno alle 21.45 subito dopo Le Parole di Massimo Gramellini.

Chi è Cesare Battisti

Cesare Battisti è un ex terrorista e criminale. Durante gli anni di piombo, Battisti fu membro del gruppo terrorista Proletari Armati per il Comunismo. Condannato a 12 anni in primo grado per banda armata, evase dal carcere nel 1981. Successivamente è stato condannato in contumacia all’ergastolo in via definitiva per quattro omicidi, due commessi materialmente e due in concorso con altri. Da quel momento è cominciata una caccia all’uomo a livello internazionale da parte della polizia italiana. Battisti si è rifugiato in diversi paesi, Messico, Francia, Brasile usufruendo della condizione di rifugiato politico. Venne arrestato il 12 gennaio 2019 in Bolivia, da una squadra dell’Interpol (team composto da Polizia italiana, Criminalpol e Antiterrorismo) e il 14 gennaio è stato trasferito in Italia dove sta scontando l’ergastolo.

Caccia all’uomo – Cesare Battisti una vita in fuga: il docufilm

Caccia all’uomo. Cesare Battisti una vita in fuga” è la docufiction coprodotta da Rai Fiction e Indigo Stories per la regia di Graziano Conversano, in onda stasera in tv sabato 1 aprile alle 21.45 su Rai 3  e in diretta streaming su Rai Play. Nel cast, Andrea Cagliesi (Cesare Battisti); Alessandra Cheli (Cristina Villa); Martino D’Amico (Emilio Russo); Rosario Terranova (Giuseppe Codispoti).

Cesare Battisti una vita in fuga: le testimonianze sulla cattura

In “Caccia all’uomo” sono gli investigatori i protagonisti dell’indagine e dell’arresto a raccontare la lunga caccia a Battisti: non solo strategia investigativa, tecnologia e mezzi innovativi, ma anche le emozioni di chi quotidianamente compie con abnegazione e grande professionalità il proprio mestiere nell’ombra. A fare da guida in tutte le complesse fasi dell’operazione, le testimonianze e le ricostruzioni dei poliziotti che hanno condotto le ricerche negli ultimi anni della sua clandestinità: Eugenio Spina, Giuseppe Codispoti, Emilio Russo e Cristina Villa. E dei parenti delle vittime: Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi Torregiani, il gioielliere ucciso in un agguato dei PAC perché ritenuto un “giustiziere di proletari”, e Maurizio Campagna, fratello di Andrea Campagna, il giovane agente della Digos freddato da cinque colpi di pistola alla schiena esplosi proprio da Battisti. E ancora, Arrigo Cavallina, l’ex terrorista fondatore dei Proletari Armati per il Comunismo, Michele Valsenise, ambasciatore d’Italia in Brasile tra il 2004 e il 2009, lo storico Alessandro Giacone, i giornalisti Giovanni Bianconi e Carlo Bonini.

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