“Non fatemi parlare”: Giletti sbotta su Non è l’Arena (e tira in ballo Dell’Utri)

Non è l’Arena ha chiuso i battenti e, in attesa di conoscere nel dettaglio le ragioni di tale scelta (che verranno spiegate domenica sera nello speciale organizzato da Enrico Mentana), Massimo Giletti finalmente rompe il silenzio. Il conduttore, messo in panchina dall’editore Cairo in vista della scadenza del contratto che lo lega a La7 (che terminerà a fine giugno), questa mattina ha detto la sua su quello che è a tutti gli effetti il caso televisivo del momento.

Lo ha fatto in radio, durante la diretta di Giletti 102.5, il programma che conduce su RTL 102.5 con Luigi Santarelli.

“Vorrei dire tante cose, e verrà il giorno in cui potrò dirle. In questo momento ho tanto rispetto per i magistrati, data la situazione delicata. L’importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori. Ho un contratto che mi vincola all’azienda in cui ho lavorato per sei anni, e per rispetto a questo contratto non posso parlare senza autorizzazione e chiarire in modo serio. Devo dire grazie alle centinaia di persone che continuano a mandarmi messaggi di sostegno, non per me ma per tutto il gruppo di lavoro”

Pur provando a tenere una linea all’insegna della diplomazia, Giletti ha però lanciato ugualmente qualche bordata importante, facendo riferimento ai poteri forti che avrebbero manovrato nell’ombra  per arrivare alla chiusura di Non è l’Arena: “Non è facile fare una televisione di un certo tipo nel nostro Paese, che va a disturbare i manovratori, chi sta nei palazzi, ma bisogna continuare e avere il coraggio di farla. Quando uno ha una situazione molto delicata, perché lo sapete bene come vivo in questi ultimi anni (sotto scorta, ndDM), abbiamo il dovere doppio di andare nelle sedi corrette. Io l’ho fatto, punto. Tutto il resto sono chiacchiere”.

Ancor più diretto, inoltre, il riferimento a Marcello Dell’Utri, tirato apertamente in ballo da Giletti: “Ci sono delle intercettazioni terribili, dove qualcuno di importante dice: ‘Va chiuso Giletti’. L’ho letto su Repubblica, Marcello Dell’Utri. Sono intercettazioni che fanno capire quanto quel lavoro che facevo era importante. Ma noi lo continueremo a fare perché non molliamo mai. Lo devo ai miei ragazzi, alle persone che ci hanno seguito in questi anni con grande forza e energia”.

E’ evidente, quindi, che il conduttore torinese non ha ancora digerito la cancellazione dal palinsesto di La7 del talk da lui creato e condotto sin dal 2017. Tuttavia presto potrebbe aprirsi per lui una nuova avventura professionale che coinciderà con il ritorno in Rai: sono in corso e bene avviate, infatti, le trattative per affidare a Giletti la conduzione di un talk show domenicale sulla terza rete che andrà a sostituire Che tempo che fa di Fabio Fazio.

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