Il caso Barbara d’Urso sembrava aver trovato una risoluzione positiva un paio di settimane fa, quando Pier Silvio Berlusconi, durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, ha blindato la conduttrice smentendo le voci che circolavano da settimane riguardo a un suo possibile divorzio dal “Biscione”.
“Il contatto di Barbare d’Urso è stato rinnovato per le prossime stagioni, rifarà Pomeriggio Cinque. Abbiamo scherzato con Pio e Amedeo, ma è una signora professionista”. Con queste parole l’Ad Mediaset aveva legato il futuro di “Barbarella” all’azienda di Cologno Monzese. Caso chiuso? Sì e no. La d’Urso effettivamente tornerà a settembre alla conduzione di Pomeriggio 5, ma subirà un innegabile ridimensionamento testimoniato dalla chiusura di Live-Non è la d’Urso, Domenica Live e La Pupa e il Secchione, i tre programmi di Carmelita che non torneranno in onda nella prossima stagione televisiva. Inoltre, i rapporti tra lei e l’azienda sarebbero ancora tesi e il suo divorzio dal “Biscione” potrebbe concretizzarsi a stretto giro. A svelarlo è Dagospia, che nelle ultime ore ha raccontato un retroscena riguardo al rinnovo del contratto della conduttrice campana, che a quanto tra qualche mese potrebbe effettivamente ritrovarsi fuori dall’azienda.
Contratto Barbara d’Urso: la durata del rinnovo
Tutto sta nelle parole usate da Pier Silvio Berlusconi per annunciare il prolungamento del contratto di “Carmelita”. A riguardo, su Dagospia il giornalista Giuseppe Candela scrive:
“Nei fatti (Pier Silvio Berlusconi, ndr) annuncia però il famoso rinnovo “per le prossime stagioni”. Occhio, non per “i prossimi anni”. Una minuzia linguistica che nasconde altro e non una bugia del dirigente. Dagospia può anticipare che il contratto di Barbara d’Urso è stato rinnovato solo per dodici mesi. La scadenza passerà da dicembre 2022 a dicembre 2023, gli ultimi tre mesi rientreranno nella stagione successiva. Da qui “le prossime stagioni”. Un contratto che prevede la conduzione di Pomeriggio 5. Una vittoria? Una sconfitta? Un colpo di scena? Fate vobis”.
