Stefano Rosso, compagno dell’attrice Francesca Chillemi, è un imprenditore, fondatore di D-CAVE e membro del consiglio di OTB Group, oltre che appassionato di calcio. Vediamo quindi insieme chi è, quanti anni ha e che lavoro fa il fidanzato dell’ex Miss Italia.
Che lavoro fa Stefano Rosso
Stefano Rosso, compagno dell’attrice Francesca Chillemi, è un imprenditore di successo con una forte passione per il calcio. Nato a Marostica il 1° giugno 1979 e laureato al Fashion Institute of Technology di New York in International Trade and Marketing, Rosso ha seguito le orme paterne nel mondo del business: oltre ad aver fondato D-CAVE, è anche membro del consiglio di OTB Group, il gruppo di moda che controlla, tra gli altri, marchi come Diesel e Maison Margiela. Oltre all’impegno professionale, Stefano Rosso è anche presidente della L.R. Vicenza dal 2018.
Come ha conosciuto Francesca Chillemi
La storia d’amore tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi è iniziata ufficialmente nel 2015. In un’intervista a Grazia, l’attrice aveva dichiarato: “Abbiamo sempre provato qualcosa l’uno per l’altra. Forse più io di lui. Ogni volta che lo rivedevo perdevo un po’ la testa però c’era sempre un motivo che ci allontanava, ma mai in modo definitivo”. Nonostante la notorietà di entrambi, la coppia preferisce mantenere un profilo riservato sui social, condividendo raramente foto o storie insieme.
Rania, la figlia di Francesca Chillemi e Stefano Rosso
I due hanno avuto la loro prima figlia, Rania, nel 2016. In un’intervista a Grazia, l’attrice aveva spiegato il motivo del suo nome: “Ammiro Rania di Giordania, ma il nome ci piaceva a prescindere da lei. Tra i suoi vari significati, ce n’è uno che preferisco: “’Colei che pensa’”. In un’altra intervista, questa volta al Corriere della Sera, l’ex Miss Italia aveva invece parlato di come la coppia si divida le responsabilità genitoriali: “Non ci sono distinzioni di ruoli, con il mio compagno collaboriamo insieme. Siamo convinti che genitorialità e carriera possano coesistere. Nessuno dei due vuole dare un’immagine sbagliata a nostra figlia del dover rinunciare alle proprie passioni”.
