È morto Ray Liotta, l’indimenticabile protagonista del film Quei bravi ragazzi. L’attore si è spento improvvisamente giovedì 26 maggio 2022, all’età di 67 anni. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, Liotta è deceduto nel sonno durante un soggiorno in Repubblica Dominicana, dove stava girando quello che sarebbe stato il suo prossimo film, Dangerous Waters. Non si conosce ancora la causa della morte, che ha gettato nello sconforto i suoi fan e più in generale gli appassionati del genere gangster, di cui l’attore italo-americano è stato uno dei volti più amati e riconoscibili.
Una carriera lunga 40 anni
Nel corso di una carriera durata quattro decenni, Ray Liotta ha recitato in grandi successi cinematografici come L’uomo dei sogni, Abuso di potere, Hannibal e Qualcosa di travolgente; quest’ultima pellicola gli ha garantito una nomination ai Golden Globe per il ruolo di Ray Sinclair, l’ex marito psicotico e violento della protagonista Lulù (interpretata da Melanie Griffith). Tuttavia, il personaggio che l’ha reso una star globale è senza dubbio quello del mafioso Henry Hill in Quei bravi ragazzi, il film iconico diretto da Martin Scorsese nel 1990 in cui recitava al fianco di Robert De Niro e Joe Pesci.
Negli ultimi anni, Liotta era tornato sulla cresta dell’onda, apparendo in progetti di primo livello come il prequel dei Soprano I molti Santi del New Jersey – nel quale ha interpretato due ruoli – e il film Storia di un matrimonio di Noah Baumbach con Adam Driver e Scarlett Johansson. L’attore, inoltre, apparirà postumo nello spettacolo Black Bird e nel film El Tonto, la cui uscita è prevista nei prossimi mesi.
Ray Liotta: vita privata, moglie e figli
Nato a Newark (New Jersey) il 18 dicembre 1954, Ray Liotta lascia una figlia, Karsen, nata nel 1998 dal matrimonio con la sua prima moglie, la produttrice Michelle Grace, da cui ha divorziato nel 2004. Tre anni dopo l’attore ha iniziato una relazione con l’attrice Catherine Hickland durata tre anni. Da qualche tempo aveva una nuova fidanzata, la collega Jacy Nittolo.
