Pupo ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui ha dichiarato che avrebbe dovuto vincere il Festival di Sanremo quando partecipò insieme ad Emanuele Filiberto ma una telefonata da parte del Quirinale lo spedì al secondo posto. Oggi è arrivata la smentita da parte di Giovanni Matteoli, portavoce dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, venuto a mancare qualche mese fa.
Le dichiarazioni di Pupo sulla mancata vittoria al Festival di Sanremo
Il cantante toscano ha raccontato al quotidiano che all’epoca i vertici Rai ricevettero una telefonata da parte del presidente della Repubblica Napolitano. La verità era, secondo quanto afferma Pupo, che il Quirinale temeva la vittoria di un rappresentante dei Savoia a Sanremo. Quindi prima della finale furono invertiti i posti.
Anche Valerio Scanu che conquistò il trofeo più ambito della kermesse canora nel 2010 ha risposto al cantante di Gelato al cioccolato con queste parole: “Ricordo benissimo quel giorno come se fosse successo oggi. Mi ricordo la sua reazione, ovvero quando venne da me e mi disse ‘Noi secondi e tu primo!‘ Non era affatto la reazione di uno che già sapeva!”.
Il Quirinale risponde al cantante di Italia amore mio
Dopo la telefonata quindi del Quirinale ai vertici della Rai a Pupo avrebbero proposto il secondo posto, sempre secondo quanto afferma il cantante. Il portavoce dell’allora presidente Giorgio Napolitano Giovanni Matteoli ha affermato di essere del tutto sorpreso dalle parole di chi “tira fuori questa notizia oggi solo per raggranellare un po’ di visibilità e di audience”. E ancora: “Per quanto ne sappia io e altri collaboratori del Presidente Napolitano, non era certo lui al telefono. Dubito anche che si sia trattato di qualche altro autorevole consigliere della Presidenza della Repubblica, che nel 2010 si occupava di ben altre questioni”.
Insomma gli elementi ci sono tutti per considerare del tutto improbabili le dichiarazioni del cantante arrivato secondo al Festival di Sanremo del 2010 in coppia con Emanuele Filiberto di Savoia.