Pino Insegno sulle critiche a Reazione a catena: “Insulti gratuiti, non guardo più i social”

Pino Insegno ha preso il posto di Marco Liorni alla guida di Reazione a catena durante quest’estate, uno dei programmi più visti in questa stagione dal pubblico di Rai 1. L’avventura è stata positiva ma non sono mancate critiche e insulti verso la trasmissione da lui condotta.

La risposta di Pino Insegno alla critiche a Reazione a Catena

“È andata anche meglio di quel che pensassi. Poi è scritto benissimo. Le critiche sul web? Non guardo più i social sono commenti superficiali, al limite dell’insulto gratuito ma hanno fatto il tifo per me colleghi e amici: Sabrina Ferilli, Paolo Bonolis, Carlo Conti. E mi ha fatto un piacere gigantesco ricevere i complimenti di Umberto Orsini, l’ultimo dei nostri grandi attori che a 90 anni lavora ancora a teatro. La sua telefonata mi ha riempito di gioia“, con queste parole Pino Insegno ha risposto ai microfoni di Tv, Sorrisi e Canzoni alle critiche ricevute per Reazione a catena.

Il conduttore Pino Insegno
Il conduttore Pino Insegno

Il problema per molti telespettatori è stata la scarsa preparazione dei concorrenti, c’è stato infatti chi ha scritto: “Quest’anno il problema (che mi piace) mi prende meno dell’anno scorso, per via dei concorrenti non all’altezza”.

Il nuovo show del conduttore su Rai 1

L’anno prossimo, a gennaio, Pino Insegno ripartirà con un nuovo programma intitolato Il Buono, il Brutto e il Cattivo. Dovevano fare sei puntate di questo show ma invece, come ha dichiarato Insegno, ne saranno soltanto due: il 3 e il 10 gennaio. Insieme a lui ci saranno il doppiatore Luca Ward e l’attore Francesco Pannofino. “Sarà una gara a base di film – ha spiegato il conduttore a proposito di questo varietà che si avvarrà anche dell’orchestra -. Ognuno di noi tre sceglierà un titolo e, attraverso una serie di prove, dovrà far vincere quel film. Poi interverranno i vari ospiti: uno chef se c’è una prova di cucina, un comico se c’è una prova di risate, un cantante se la prova riguarda la colonna sonora, e così via”.  

A proposito del Festival di Sanremo ha poi dichiarato che non vede l’ora di vederlo e sul suo conduttore ha detto: “Perché Carlo Conti ha un’eredità importante. Spero che non si facciano sciocchi paralleli con il passato. Sanremo è come un castello e serve un padrone di casa all’altezza. Carlo ha già dimostrato di essere un duca: elegante, sobrio, perfetto”.

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