Evelina, la figlia di Vittorio Sgarbi, ha ribadito di essere preoccupata per le condizioni di salute del padre, per questo ritiene sia necessario intervenire.
Pochi giorni fa Vittorio Sgarbi è tornato a farsi vedere il pubblico, a distanza di diversi mesi dall’ultima volta, dopo il lungo ricovero all’ospedale Gemelli di Roma per curarsi dalla depressione, percorso sempre difficile da portare avanti, come sa bene chi ha affrontato questo male. Il volto emaciato era piuttosto evidente, ma il fatto che lui abbia voluto uscire di casa per andare a votare ha fatto ben sperare, visto che spesso chi soffre per questo tende ancora di più a chiudersi in se stesso.
Nonostante questo, c’è chi è convinto che le sue condizioni siano tutt’altro che buone, come è il caso della figlia Evelina, che non ha mai avuto un rapporto continuo con lui, ma che è convinta sia necessario non perdere tempo e intervenire. La vicinanza della compagna del critico d’arte, Sabina Colle, a suo dire, non è sufficiente, servirebbe la nomina di un amministratore di sostegno, cosa che lui ha però respinto con fermezza.
Le pesanti parole della figlia di Vittorio Sgarbi
Nel corso della sua lunga carriera in TV e non solo Vittorio Sgarbi è apparso sempre combattivo e sicuro delle sue posizioni, per questo non ha potuto che fare sensazione sapere che lui stesse combattendo con una malattia grave e subdola come la depressione. La perdita di peso, tipica di chi ha affrontato una fase difficile come la sua, è apparsa evidente a tutti, ma c’è chi pensa lui non sia più in grado di gestirsi autonomamente, per questo avrebbe bisogno di una figura specifica, al di là della compagna.
Questa è l’opinione di Evelina, una delle sue figlie, ancora più convinta di voler portare avanti questa richiesta dopo avere visto le sue immagini al seggio dove si era presentato a votare. “Mio padre ha bisogno di qualcuno che possa amministrare le sue cose in modo giusto – ha detto a ‘Dentro la notizia’, il programma di Gianluigi Nuzzi dove è intervenuta in collegamento -. Ho sempre avuto contatti diretti con mio padre, ora non lo sento da mesi. L’ultima volta ho discusso con il suo entourage. Mi sono state fatte accuse infondate, anche da mia sorella. Si cerca di buttare fango su di me. Sono osteggiata dalle persone intorno a lui”.
La 25enne continua a essere convinta di essere nel giusto e di agire per il bene del padre, nonostante lui (e non solo) sia arrivato a far capire che la sua presa di posizione sia legata soprattutto a un interesse di tipo economico. Impossibile non chiederle quindi un commento su quale sia stata la sua impressione dopo averlo visto in Tv come tutti noi, a suo dire la sua immagine attuale conferma l’impressione iniziale, per questo non ha intenzione di fermarsi.
“Queste fotografie non fanno altro che confermare quello che penso. Mi rattrista molto questa situazione che è diffamatoria per me, ma non fa passare bene neanche lui. Queste foto non mi sembrano molto rassicuranti, anzi. Mettono in luce il fatto che non sta bene“. È inoltre sbagliato pensare che la sua richiesta possa avere un secondo fine, nasce invece per poterlo tutelare: “L’amministratore di sostegno viene preso come un tutore a vita mentre io chiedo un amministratore di sostegno a favore di mio padre, qualcuno che possa amministrare le cose in un modo giusto. Non chiedo certamente di essere io ad amministrare le sue cose. Nelle condizioni in cui io l’ho visto penso che sia necessario avere delle persone competenti che possono aiutarlo a gestire le sue cose”.
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Evelina non ha intenzione di fermarsi, nonostante i due non si vedano da tempo, oltre a ribadire sbagliata l’idea che il padre possa sposarsi con la compagna come sembra intenzionato a fare. “Quando l’ho visto mi ha scioccato molto, non lo riconoscevo più. Ho provato a cercarlo ma sono mesi e mesi che non risponde al telefono a nessuno. L’ho visto l’ultima volta molto debilitato, ma ancora in sé, a fine novembre dell’anno scorso. Poi le cose sono precipitate, io non pensavo fossero così gravi come ho scoperto quando sono andata a trovarlo. Il matrimonio? Io non credo sia in sé e che evidentemente sia condizionato anche dall’esterno. Avrà fatto le sue valutazioni”.
Ora la palla passa ad altri, chiamato a decidere quale sia la sorte migliore per aiutarlo, anche se dispiace vedere Vittorio Sgarbi così debilitato come mai era stato.
