“Stella nascente della scena internazionale”, così il New York Times ha definito Angelina Mango, un’artista che canta come la regina delle popstar e balla con le movenze di una come Shakira.
Il successo di Angelina Mango al di là del suo cognome
Dopo Amici, il Festival di Sanremo con la conquista del primo posto con il brano La noia, che ti si appiccica in testa per non staccarsi più come del resto anche altre sue canzoni come Ci pensiamo domani, Che t’o dico a fa’, Voglia di vivere, Uguale a me e molte altre. Poi l’approdo all’Eurovision dove ha ottenuto un buon settimo posto. Adesso è in giro per il suo tour Europeo per poi tornare con le tappe italiane quasi tutte sold out, da Roma a Napoli.
Un successo meritato quello di Angelina Mango che non sente più il peso del suo cognome: “Avevo una convinzione: la mia storia era già nota – ha dichiarato Angelina a Vanity Fair -, il mio cognome mi precedeva. Non ero da scoprire. Negli occhi di chi mi conosceva per la prima volta leggevo il mio passato. E allora perché parlarne, non ne vedevo l’utilità. Poi, ho capito che avevo qualcosa di inedito: la mia prospettiva. È una conquista recente, dell’ultimo anno”.
E a proposito del suo cognome che naturalmente evoca suo padre Pino Mango, artista che ci ha lasciato troppo presto, Angelina ha fatto sua la versione de La rondine al Festival di Sanremo 2024: “Non ero più Angelina Mango, non ero più la figlia di Pino. Ero La rondine, ero la sua canzone, ero una voce. Se non l’avessi fatto, l’avrei rimpianto”.
La risposta epica ad Antonello Venditti
Antonello Venditti ha dichiarato di saper fare quello che fanno i giovani artisti come Annalisa e Angelina Mango ma loro non saprebbero fare quello che fa lui. Inoltre ha detto che entrambe le cantanti sono state costrette dal mercato a diventare altro da se stesse. Angelina ha risposto a tono: “Ognuno ha un’opinione. Ieri il tatuatore che ha realizzato questo (tatuaggio, ndr) ha detto che le mie canzoni non gli piacciono. È chiaro che lui non finisce sui giornali, Venditti sì. Però apprezzo sempre la sincerità. E poi giustifico Antonello con il fatto che apparteniamo a generazioni diverse, anche se ogni volta che ho il cuore spezzato ascolto la sua Alta marea”.
Alla domanda di Vanity Fair se teme di fare come Sangiovanni che si è dovuto ritirare dalle scene per recuperare le forze Angelina Mango ha risposto: “Può accadere a tutti, cantautori e no. Noi però abbiamo la responsabilità e la necessità di comunicarlo”.