Debutto alla regia di Robert D. Krzykowski, il film “L’uomo che uccise Hitler e poi il Bigfoot” ha come protagonista l’attore iconico Sam Elliott (Il grande Lebowsky, Thank You for Smoking) nei panni di Calvin Barr, un veterano della seconda guerra mondiale che – in gioventù – assassinò il Führer e poi – da vecchio – viene contattato dall’FBI per una nuova missione: trovare e uccidere il leggendario Bigfoot, portatore di un misterioso e pericoloso virus.
L’appuntamento con la pellicola è in programma oggi 29 luglio in prima serata su Rai 4 (ore 21:20, streaming su RaiPlay); ecco le cose da sapere prima di vederla: dalla trama al cast, dal significato alla spiegazione della scena finale.
Trama
Il protagonista del film è un certo Calvin Barr (interpretato da Sam Elliott), un anziano veterano che da un po’ di tempo ha iniziato a rallentare il ritmo delle sue giornate. Trascorre il suo tempo ripensando ai giorni frenetici della sua giovinezza, quando in prima persona ha contribuito a cambiare le sorti del mondo. Ad esempio, durante la seconda guerra mondiale, Barr era la spia americana che ha assassinato Adolf Hitler in quella che può essere considerata l’operazione segreta più importante della storia.
Un giorno, Calvin scopre di essere seguito da due personaggi misteriosi, che si rivelano essere agenti segreti dell’FBI. A distanza di decenni dall’assassinio del Führer, il governo USA gli chiede di accettare una missione finale. Il mondo, infatti, è appena stato attaccato da uno strano virus causato da Sasquatch, la creatura leggendaria conosciuta anche come Bigfoot. I due agenti sanno che Barr è un brillante cacciatore con un’abilità eccezionale negli inseguimenti, in più è anche immune alla malattia diffusa da Bigfoot: praticamente è l’unica persona che può fermare una pandemia che potrebbe segnare l’estinzione dell’umanità…
L’uomo che uccise Hitler e poi il Bigfoot – spiegazione, scena finale, significato
Dopo aver parlato con gli agenti, in Calvin si scatena uno straziante conflitto interiore, poiché dopo aver eliminato Hitler aveva giurato a sé stesso di non uccidere mai più. Alla fine accetta la missione e si reca nelle foreste del Nord America per mettersi sulle tracce di Bigfoot; dopo averlo trovato, riesce a ferirlo, ma invece di consegnare la creatura al governo decide di bruciarla. In realtà Bigfoot è ancora vivo e attacca Barr, ferendolo gravemente. I due sono impegnati una lotta all’ultimo sangue, finché Barr riesce a sparare e eliminare la bestia. Quindi Barr si accascia al suolo, apparentemente morendo per la ferita ricevuta.
Cosa c’è nella scatola?
Sullo schermo va in scena il funerale di Barr, mentre suo fratello pronuncia un bellissimo elogio funebre. In realtà l’anziano uomo è ancora vivo, e nella scena finale scava la sua bara per recuperare una vecchia scatola che era stata sepolta insieme alla sua uniforme e alle sue medaglie. Il finale del film L’uomo che uccise Hitler e poi Bigfoot è dunque volutamente criptico: le immagini non rivelano infatti cosa c’è nella scatola né tanto meno il regista ha fornito una spiegazione dettagliata dell’epilogo e del significato della pellicola.
Cast
- Sam Elliott: Calvin Barr
- Aidan Turner: Calvin Barr da giovane
- Caitlin FitzGerald: Maxine
- Ron Livingston: Flag Pin
- Larry Miller: Ed
- Sean Bridgers: Mr. Gardner
- Anastasia Tsikhanava: figlia di Ed
- Ellar Coltrane: l’impiegato
- Mark Steger: Bigfoot
- Rizwan Manji: Maple Leaf