Addio Sergio Solli, genio del cinema napoletano amato da Eduardo e De Crescenzo

E’ morto Sergio Solli, attore simbolo dell’epoca d’oro della commedia e della drammaturgia napoletana. Aveva 78 anni. Originario dei Quartieri Spagnoli, fu lanciato a teatro da Eduardo De Filippo e poi reso celebre dal cinema e della televisione. Non sono ancora state rese note le cause della morte, né si è parlato di una presunta malattia dell’attore, che da alcuni anni si era ritirato dalle scene. Ad annunciare la sua scomparsa è Bruno Garofalo, celebre regista, scenografo e costumista: «Notizia triste per me e per chi lo conosceva. Se n’è andato un altro pezzo di storia napoletana, un amico delle origini. Non mi viene voglio di dire altro», ha scritto su Facebook.

Sergio Solli - Età, carriera e film celebri
Sergio Solli – Età, carriera e film celebri

Chi era Sergio Solli: età, carriera, vita privata

Nato a Napoli nel 1944, Sergio Solli prima di salire sul palcoscenico aveva lavorato come parrucchiere per signore in un negozio nel quartiere Chiaia, coltivando però l’hobby della recitazione. Dopo tanta gavetta incontrò Edoardo De Filippo, che lo prese sotto la sua ala e lo inserì nella sua compagnia di recitazione. Fra i lavori eduardiani ai quali Solli prese parte si ricordano “De Pretore Vincenzo” del 1976, “Gli esami non finiscono mai” dello stesso anno, “Natale in casa Cupiello” del 1977, “Le voci di dentro” del 1978 e “Il sindaco del rione Sanità” del 1979. All’inizio degli anni ’80 arrivò il successo cinematografico grazie alla collaborazione con un altro grande genio partenopeo, Luciano De Crescenzo. Solli fu lo spazzino Saverio che partecipa alle riunioni filosofiche in “Così Parlò Bellavista” (1984), un personaggio diventato maschera eterna della commedia napoletana che lo rese celebre al grande pubblico e gli aprì le porte verso altri film e serie televisive. Successivamente lavorò anche a “Il mistero di Bellavista” (1985) e “32 dicembre” (1988),  sempre con De Crescenzo.

Su di lui hanno puntati diversi registi famosi, da Francesco Nuti e Massimo Troisi che lo vollero in “Stregati” e ne “Il postino” a Woody Allen per il quale Solli recita una parte piccola ma strepitosa in “To Rome with love” (nell’episodio con Benigni). Fu arruolato anche da Lina Wertmuller nel cult “Io speriamo che me la cavo”, commedia tra le più celebri negli anni ’90. Più recentemente l’attore ha lavorato in due capitoli della trilogia di film per la tv di “Smetto quando voglio” (trasmessi su Rai 1), oltre a partecipare alla popolarissima soap di Rai 3 “Un posto al sole” e alle serie il “Il clan dei camorristi” e “Il bosco”. Negli ultimi anni le sue apparizioni si erano fatte più rade, forse a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute, e ora il mondo del cinema piange la sua scomparsa, dicendo addio a un attore che è stato un protagonista assoluto e indimenticabile del cinema napoletano e, più in generale, nazionale.

VIDEO – Solli, lo spazzino Saverio in “Così parlò Bellavista”

Gestione cookie