Sanremo 2026, Carlo Conti cambia le regole: il confronto con Amadeus

Dopo cinque anni di edizioni travolgenti firmate Amadeus, Sanremo si prepara a voltare pagina. Al timone c’è Carlo Conti, che ha già annunciato una novità importante: le canzoni in gara saranno meno rispetto allo scorso anno. Una decisione che divide il pubblico ma che segna con chiarezza la direzione del nuovo direttore artistico, intenzionato a lasciare un’impronta netta e personale.

carlo conti a sanremo
carlo conti a sanremo

Dal Festival “maxi” di Amadeus alla selezione di Conti

Il confronto tra Amadeus e Carlo Conti è inevitabile. L’ex direttore artistico aveva trasformato il Festival in un palcoscenico monumentale, con fino a trenta brani in gara e una varietà di generi che aveva conquistato il pubblico giovane e decretato record di ascolti e di certificazioni musicali. Conti, invece, sceglie la strada opposta: meno canzoni, più selezione. Un ritorno a un modello più “classico”, in cui ogni esibizione possa avere il giusto spazio e non disperdersi nella quantità.

I nomi in corsa e i super ospiti

Intanto il toto-Sanremo è già iniziato. Tra i possibili protagonisti circolano nomi amatissimi come Angelina Mango, Blanco, Mahmood, Tananai e Sangiovanni, ma anche voci più consolidate come Virginio e Leo Gassmann. Non manca il sogno di un ritorno di Tiziano Ferro, forse in duetto con Madame. E se l’ipotesi Adriano Celentano come super ospite dovesse diventare realtà, l’edizione 2026 avrebbe già in tasca uno dei momenti più iconici della sua storia.

Un Festival di Sanremo a tempo determinato

Conti ha chiarito che il suo Sanremo durerà solo due anni. Una scelta che rende ogni decisione ancora più significativa: vuole lasciare il segno, anche se questo significa affrontare critiche e polemiche. Ridurre i brani in gara non è semplice, perché dietro a ogni esclusione ci sono aspettative e sacrifici, ma il direttore artistico è convinto che solo così il Festival potrà ritrovare compattezza e ritmo. In questo equilibrio tra tradizione e novità, il pubblico capirà presto se il “nuovo corso” di Sanremo sarà vincente.

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