Delitto Garlasco, Giletti si scaglia contro le indagini: “È vergognoso”

Un documento del 2020 dei Carabinieri solleva dubbi sulle chiamate fatte da Sempio a casa Poggi alcuni giorni prima della morte di Chiara

Lunedì scorso, in prima serata su Rai 3, Massimo Giletti è tornato con la nuova edizione de Lo Stato delle Cose. Nella prima puntata del programma di approfondimento il conduttore ha voluto cavalcare uno dei casi di cronaca più dibattuti degli ultimi mesi, il delitto di Garlasco. In studio diversi ospiti: dalla giornalista Ilenia Petralcalvina, all’avvocato di Andrea Sempio, Massimo Lovati, presente in collegamento, fino al legale di Alberto Stasi, Antonio De Rensis. Tra gli aggiornamenti sul caso e le ultime novità delle indagini, Giletti si è soffermato sulle telefonate che Stasi fece a casa Poggi cinque giorni prima del delitto di Chiara.

Massimo Giletti e il duro sfogo a Lo stato delle cose (RaiPlay)
Massimo Giletti e il duro sfogo a Lo stato delle cose (RaiPlay)

Tre chiamate in particolare sono al vaglio degli inquirenti, tutte fatte dal 39enne al numero fisso della villetta di via Pascoli dove viveva anche Marco Poggi, amico all’epoca di Stasi. Tra il 7 e l’8 agosto del 2007, cinque giorni prima del delitto, Alberto, allora 19enne, raccontò di aver chiamato a casa Poggi perché non riusciva a mettersi in contatto il fratello di Chiara che in quel periodo si trovava in vacanza a Falzes, in Trentino, con i genitori. Giletti, però, ha portato in puntata un documento che porrebbe interrogativi importanti sulla veridicità di queste dichiarazioni.

Giletti tuona sul delitto di Garlasco: “Vergogna che non siano mai stati acquisiti i tabulati di Marco Poggi”

In merito alle telefonate fatte da Andrea Sempio a casa Poggi, pochi giorni prima della morte di Chiara, Massimo Giletti ha presentato in studio un documento risalente al 2020, quando il 39enne fu nuovamente indagato e poi prosciolto. Si tratta di un’informativa dei carabinieri di Milano, dove si legge: “Sembra strano che il cellulare di Marco Poggi risultasse irraggiungibile, mentre quello dei genitori aveva effettuato numerose chiamate”. I militari, poi, sottolinearono come in quegli anni fosse attivo il servizio che inviava un sms ogni volta un’utenza riceveva una chiamata mentre la linea era occupata o il numero irraggiungibile: “Viene da chiedersi – si legge ancora – come mai Marco Poggi non avesse richiamato Andrea Sempio, qualora fosse stato davvero irraggiungibile”.

Purtroppo, c’è da dire che i tabulati telefonici del fratello di Chiara, non vennero mai analizzati cosa che ha scioccato Giletti:

Intanto la vergogna che non siano mai stati acquisiti i tabulati di Marco Poggi. Lo trovo vergognoso! Perché non mi si dica che non è indagato, perché in questo documento ho i dubbi dei carabinieri di Milano, che hanno ragione a dire che qualcosa non torna!.

Le dure parole del conduttore hanno sollevato i toni e accesso una discussione con Massimo Lovati, legale di Sempio, il quale continuava a sostenere la poca importanza delle chiamate del suo assistito in quei giorni. Giletti però non ci sta e tuona: “Lei fa l’avvocato di Sempio e fa bene a farlo, io faccio il mio mestiere e indago a modo mio, meglio di quelli che hanno fatto l’indagine a Garlasco! Di sicuro indago meglio io”. Ma Lovati ribatte secco: “Sta indagando sul niente”.

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