“Noi non vendiamo pandori”: Chiara Ferragni travolta in diretta su Rai 1, chi lancia la bordata

Da star del web (ma anche della tv, vista l’ultima partecipazione a Sanremo) osannata da tutti, a bersaglio grosso di critiche più o meno velate. Dopo l’esplosione dello scandalo legato al panettone Balocco, che l’ha vista oggetto di una sanzione inflitta dall’Agcom e delle denunce presentate dal Codacons, Chiara Ferragni resta al centro delle polemiche, affrontando ora anche le critiche del comico Maurizio Battista, Durante la sua partecipazione al programma pomeridiano di Rai 1, La volta buona, Battista ha commentato il “Pandoro-gate” scaturito dalla multa di un milione di euro a società legate all’influencer, emanata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette.

Maurizio Battista contro Chiara Ferragni a La volta buona

Senza citare espressamente il nome di Ferragni, il comico romano ha fatto indirettamente riferimento alla moglie di Fedez e al caso legato al pandoro Balocco griffato con il suo brand: “Lo dico a bocce ferme: il 14 gennaio vedrai sul palco il direttore del Bambin Gesù”, ha detto Battista a Caterina Balivo, conduttrice del programma di Rai 1. Poi ha lanciato la bordata all’influencer, alludendo alle sue peripezie legate al dolce natalizio della Balocco: “Noi non vendiamo pandori, sappilo. Una parte dell’incasso andrà all’ospedale e non abbiamo detto niente e l’abbiamo detto a biglietti venduti”. Quel “noi non vendiamo pandori” pronunciato in diretta tv sulla prima rete dallo showman, evidentemente, è un chiaro riferimento alla situazione controversa della webstar e alle accuse di comportamento scorretto nelle pratiche commerciali che l’hanno travolta nelle ultime settimane, scaraventandola nel tritacarne mediatico e causandole un calo repentino di follower sui social.

Maurizio Battista ha fatto queste affermazioni mentre discuteva del suo spettacolo teatrale ‘Caro Babbo Natale ti scrivo‘, in cartello al Teatro Olimpico fino alla metà del prossimo mese. Ha spiegato che lo spettacolo è un mezzo per aiutare coloro che si trovano in difficoltà: “Io penso che una parte delle nostre risate tutte le sere debba andare a chi purtroppo non può ridere. Quando sta male il bambino sta male tutto l’entourage: i nonni, gli zii. Lo dico adesso che i biglietti non ci sono, quindi non è che voglio vendere quello che sia. Lo dico col cuore. Siamo stati tutti sofferenti, cerchiamo per quel che si può di aiutare, non è tanto ma meglio di niente è. Bisogna farlo tutti, anche se è un euro per uno”.

Gestione cookie