Troppo forte, stasera in tv risate assicurate con il cult di Carlo Verdone con Alberto Sordi

Ottima occasione di divertimento stasera in tv con il film Troppo forte, in onda questa sera in tv 1° settembre su Cine34. La pellicola è uno dei tanti successi da regista di Carlo Verdone, che tra tante risate descrive le virtù ed i vizi degli italiani medi grazie all’aiuto artistico di Alberto Sordi, tra gli interpreti del film e già autore di un personaggio simile a quello del protagonista Oscar Pettinari.

La trama di Troppo forte, film stasera in tv 1° settembre

Oscar Pettinari sogna di diventare un grande attore e, in attesa della grande occasione, frequenta Cinecittà e si mantiene facendo lo stuntman. La delusione per essere scartato ad un altro provino per un’importante produzione lo spinge ad ascoltare il suggerimento dello pseudo avvocato Pigna Corelli in Selci, e decide quindi di simulare un finto incidente automobilistico ai danni del produttore del film per il quale è stato rifiutato. Alla guida dell’auto però c’è l’amante dell’uomo che, alla fine, si ritroverà senza lavoro, bloccata a Roma ed abbandonata da tutti. Oscar decide di darle una mano seguendo nel frattempo anche i suggerimenti del sempre più stravagante avvocato. E così, tra cure mediche superflue ed interventi chirurgici inutili, Oscar finisce per incassare un duro colpo, scoprendo alla fine di essere stato vittima di una serie di eventi incredibili.

Il cast e le curiosità di Troppo forte: Sordi fu imposto a Verdone…

Carlo Verdone (Ma che colpa abbiamo noiViaggi di nozzeIo, loro e Lara, L’amore è eterno finchè dura) cura nel 1986 la regia del film, suo sesto lavoro, e ne è anche protagonista nei panni di Oscar Pettinari. Al suo fianco c’è Nancy, interpretata da Stella Hall, mentre Alberto Sordi (Un italiano in America, In viaggio con papà, Un americano a Roma, Il medico della mutua) è Giangiacomo Pigna Corelli in Selci e Michele Mirabella è lo stravagante avvocato Fabiani.

In primo piano c’è la città di Roma che Verdone, volutamente, decide di mostrare «calda ed opprimente», mentre il film si caratterizza di inquadrature mobili che sostituiscono i primi piani e l’uso della camera fissa. La cosa più incredibile di questo film è che la produzione “impose” a Verdone la presenza di Alberto Sordi nel ruolo del coprotagonista, il suo avvocato “pazzo”. Carlo invece aveva scritto quel ruolo inizialmente per Leopoldo Trieste che avrebbe tratteggiato un profilo più dimesso del personaggio.

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