Morgan torna in Tv con un programma praticamente cucito su misura per lui. Da lunedì 10 aprile su Rai 2, e per altri tre appuntamenti, l’ex dei BluVertigo torna sul piccolo schermo con StraMorgan, uno show in seconda serata dedicato alla musica, con lezioni-show, visite guidate alle canzoni e alle voci che, come ci riporta il sito Rai, “Hanno fatto la storia”. Insieme al cantautore, anche il regista teatrale Pino Strabioli, un’orchestra formata da giovani musicisti, e tanti ospiti in ognuna della quattro serate previste.
Nei quattro viaggi musicali, eclettici e unici alla maniera di Morgan e del suo pianoforte, un ruolo fondamentale avranno la sua band e I’orchestra composta da giovani talenti provenienti dai Conservatori italiani, diretti dal Maestro Angelo Valori, Direttore d’Orchestra dal Conservatorio di Pescara.
Per raccontare i quattro grandi protagonisti saranno ospiti di ciascuna puntata personaggi del mondo della musica e della cultura, da Vinicio Capossela a Paolo Rossi, da Gino Paoli a tanti altri: con loro Morgan ripercorrerà la storia dei cantautori, spiegherà il loro percorso musicale e la genesi dei capolavori che li hanno resi immortali, conducendo i telespettatori in una sorta di “Visita Guidata Musicale”.
Il comunicato stampa del programma parla di ospiti in ogni puntata, ma stando a quanto riporta il ben informato Giuseppe Candela, qualcuno avrebbe già declinato l’invito. Marco Mengoni e Madame, infatti, avrebbero rifiutato di partecipare e, forse, il motivo potrebbe essere cercato nelle parole, non proprio bellissime, che Morgan ha speso per il pezzo vincitore di Sanremo 2023, durante un’intervista con il celebre conduttore e speaker radiofonico Marco Maccarini:
Questi credono di cantare opere d’arte e invece non sono tali. E poi quei testi che cantano sembrano sms letti con enfasi. Non c’è nessun senso poetico in quello che cantano. E no, non ci trovo nemmeno la bellezza. Non credo che questa sua sia una canzone, ma è una canzonetta di qualcuno che fa dei provini, ma che non sa scrivere canzoni. Questo è un tentativo di qualcuno che non ha gli strumenti cognitivi per poter fare una canzone. Qualcuno che non conosce la musica, gli accordi e la melodia, non conosce la poesia e l’arrangiamento e fa una robetta qualunque. Però questa roba viene portata in palmo di mano perché lui è famoso è Mengoni e ha una bella voce. Allora lui sa interpretare una roba che è un nulla. Quella sua sembra una canzone e la gente ci crede. A furia di questo si è livellato tutto. Ormai le canzoni sono tutte vuote ed ecco perché non ci accorgiamo più che gli accordi non ci sono.
La prima puntata di StraMorgan andrà in onda lunedì 10 aprile, seguiranno gli appuntamenti di martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 13, sempre in seconda serata su Rai 2, ma sarà possibile seguire il programma sullo streaming di RaiPlay.
Con StraMorgan avremmo modo di ri-vedere Morgan nel suo ambiente naturale, quello della musica, di chi la canta, la suona e la scrive, dopo aver ammirato le sue doti di ballerino alla corte di Milly Carlucci. E proprio poco prima della sua partecipazione a Ballando con le Stelle come concorrente, Morgan lanciò una frecciatina alla Rai, colpevole secondo lui di non chiamarlo in Tv nei programmi che più li competono, quelli dedicati alla musica, senza dimenticare di fare una stoccata anche al mondo della discografia, di cui si sente (o si sentiva) vittima. Rispondendo a una dichiarazione di Simona Ventura, riportata in un’intervista sul settimanale Chi, in cui la conduttrice diceva: “Mi piace, speriamo che arrivi alla fine. Sai com’è, con lui un giorno ti volti e non c’è più, ma Milly Carlucci sa il fatto suo. Voglio bene a Morgan, è il mio figlio più turbolento, sono felice per lui”. Morgan ribatté:
Carissima Simona Ventura, io non solo mi ritengo totalmente fuori dal mio contesto naturale, ma di essere inappropriato in quel ruolo. Però, quello che invece è appropriato, è che si tratta di lavoro. E io, che sono un uomo di cultura, con tre figlie, che ha voglia di vivere, che ha lavorato tanto ma vive una dimensione che prende il nome di ‘mobbing’ sono costretto a farlo. E lo sai meglio di me che io sono l’esempio massimo di chi è vittima regolarmente di questo reato compiuto dalla Rai, dalla discografia, dalla società, dalla stampa, dai tribunali, da tutto il mondo che mi circonda. Basta solo pensare che io, non solo sto per andare a Ballando con le stelle, ma sono uno dei più grandi conoscitori della canzone italiana. Però, quando si fa un programma su questo tema, la Rai non lo affida a me, ma a persone con meno competenze ed esperienza. Ho fatto sette edizioni di X Factor vincendone cinque e trovandomi nel Guinness dei primati perché sono il più grande talent scout del mondo. E io non dovrei fare la televisione?”.
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