Era nell’aria ma non per questo fa meno male. E’ morto Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelè. Oggi ci ha lasciati quello che per molti è stato ed è tutt’ora il più grande giocatore della storia del calcio (Maradona e Messi permettendo). Un uomo di spettacolo, non solo per quello che faceva in campo. Che non poteva passare inosservato all’occhio della televisione e soprattutto del cinema. Tanti i film a lui dedicati in vita, lui che in una pellicola ci aveva recitato, Fuga per la Vittoria con la mitica rovesciata al regime nazista.
Pelé è morto a 82 anni. A darne notizia, sul suo profilo Instagram, la figlia Kely Nascimento: “Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”. Da tempo Pelè soffriva di un tumore al colon che lo aveva indebolito molto. Da un mese era ricoverato in grave condizioni all’ospedale Albert Einstein di Rio de Janeiro. Dal suo letto di cure palliative aveva visto anche le partite dei Mondiali gioendo e soffrendo per il suo Brasile fermato ai quarti dalla Crozia.
È l’unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio, con la maglia del Brasile nel 1958, 1962 e 1970. Quest’ultimo battendo l’Italia nella finale dell’Azteca per 4-1. Il suo gol realizzato alla Svezia nella finale del ‘58 è considerato il terzo più grande gol nella storia della Coppa del Mondo, primo tra quelli realizzati in una finale. Ha il record di reti realizzate in carriera: 1281 in 1363 partite. Una media spaventosa di un gol a partita.
Tanti i film, le trasmissioni tv e i documentari a lui ispirati, l’ultimo nel 2016 dal titolo omonimo “Pelè”. Ma per tutti resterà scolpita nella mente e sulla celluloide la rovesciata sul gol finale nella celebre pellicola “Fuga per la Vittoria” film cult di John Houston del 1981 al fianco di stelle di Hollywood come Michael Caine e Sylvester Stallone. Quella rovesciata con cui il caporale Luis Fernandez sigla il 4-4 contro i tedeschi sul finale del match è stata girata al primo ciak, senza doverla ripetere.
L’ispirazione e l’amore hanno segnato il viaggio di Re Pelé, pacificamente morto oggi. Durante il suo viaggio, Edson ha incantato tutti con il suo genio nello sport, ha fermato una guerra, ha fatto opere sociali in tutto il mondo e ha diffuso quella che più credeva fosse la cura per tutti i nostri problemi: l’amore.
Il suo messaggio in vita si trasforma in eredità per le generazioni future.
Amore, amore e amore per sempre
Pelè ha ovviamente preso parte a tantissime trasmissioni, una delle ultime l’11 aprile 2021 quando ancora in epoca di pandemia si è collegato con la trasmissione Che tempo che fa con Fabio Fazio.
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