Docente della Luiss ed esperto di geopolitica internazionale, il prof Alessandro Orsini è finito al centro della ribalta mediatica a causa delle sue teorie controcorrente sulla guerra in Ucraina, da molti giudicate fin troppe tenere nei confronti della Russia. Ma chi è il professore che sta spaccando l’opinione pubblica con le sue analisi su Putin, Nato e sulle radici del conflitto russo-ucraino? Conosciamo meglio la sua storia, dalla vita privata alla carriera fino alla lettera di licenziamento appena ricevuta dalla Rai.

Alessandro Orsini chi è: età, carriera, curriculum, dove insegna

Alessandro Orsini nasce a Napoli il 14 aprile 1975 (ha 47 anni) e vanta un curriculum di tutto rispetto, a partire dal titolo di studio fino ai libri e ai progetti internazionali a cui ha partecipato. Sin da giovanissimo frequenta gli ambienti della CGIL: in particolare è attivo nell’UdS (Unione degli studenti), dove si appassiona alle tematiche sociali e all’analisi dei movimenti politici internazionali. Orsini si laurea in Sociologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, poi completa gli studi con un Dottorato di ricerca in Scienze politiche all’Università di “Roma Tre”. Inizia quindi una carriera accademica che lo porta a diventare professore associato nel Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss, dove insegna sociologia e dirige l’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale; è inoltre direttore responsabile della testata online Sicurezza Internazionale.

Nel corso della sua carriera accademica, Orsini si è specializzato in studi sul terrorismo e sui processi di radicalizzazione degli individui. E’ stato membro della commissione governativa per lo studio della radicalizzazione jihadista, e nel triennio 2013-2016 ha guidato il Centro per lo Studio del Terrorismo di Tor Vergata. Attualmente è membro del Radicalization Awareness Network e del comitato di analisi strategica dello Stato Maggiore della Difesa.

Il professor Alessandro Orsini fino a poche settimane fa è stato editorialista del quotidiano “il Messaggero”, per il quale curava la rubrica settimanale “Atlante” (tutti sabati), poi cancellata dall’editore Caltagirone in seguito alle polemiche che hanno travolto il prof per le posizioni controverse espresse riguardo alle cause profonde del conflitto in Ucraina. Recentemente è entrato nella squadra editoriale del Fatto Quotidiano, che gli ha affidato uno spazio settimanale sull’edizione cartacea lasciandolo libero di esprimere le sue teorie geopolitiche.

Orsini in tv: il successo su La7 e il caso Cartabianca

Conosciuto e stimato da oltre un decennio nell’ambiente accademico, da alcune settimane Orsini è diventato un volto noto anche al grande pubblico. Il professore deve l’improvvisa popolarità alle posizioni divisive, ritenute pro russe, sulla guerra in Ucraina, a suo dire frutto della spericolata espansione verso est compiuta dalla Nato e non della volontà egemonica del nuovo zar Putin.

Travolto dalla fama televisiva soprattutto a seguito delle analisi geopolitiche espresse nel salotto di PiazzaPulita (molte delle quali diventate virali sul web), il docente della Luiss ha firmato con la Rai un contratto da 2000 euro a puntata come opinionista fisso a Cartabianca. L’accordo è durato però pochissimo, poiché la Rete ha scelto di porre fine alla collaborazione dopo una manciata di settimane: alla base della scelta di Viale Mazzini, fomentata dalle proteste di diversi esponenti del PD e in generale della Sinistra italiana, proprio le presunte simpatie filo-russe del professore. In seguito Orsini ha comunque intrapreso la sua collaborazione con il talk di Bianca Berlinguer, di cui è tutt’ora un ospite fisso. La sua partecipazione alle puntate avviene però a titolo gratuito.

L’orientamento politico di Alessandro Orsini

Alessandro Orsini ha una formazione politica di sinistra, precisamente si definisce un liberal-socialista. E’ stato lui a chiarire il suo orientamento politico su espressa domanda di Corrado Formigli, nel corso di un faccia a faccia andato in onda in una recente puntata di PiazzaPulita:

La mia cultura politica è un coacervo di contraddizioni. Ho avuto un’educazione francescana, sulla quale si sono poi impiantate altre culture politiche, tra le quali il socialismo e il liberalismo. Se dovessi definire il mio orientamento politico direi che sono un socialista liberale, nella tradizione di Luciano Pellicani.

Dai 15 anni alla laurea sono stato nel movimento giovanile della CGIL. Poco prima della laurea ho chiuso completamente con la politica, non ho mai avuto contatti con i partiti politici anche se molti mi hanno cercato per propormi candidature. Da oltre 20 anni sono solo uno studioso, anche se sono cresciuto in ambienti di sinistra: ora mi definisco un uomo di sinistra schifato.

Alessandro Orsini: vita privata, moglie e figli

Si conosce molto poco sulla vita privata di Alessandro Orsini. Il professore, infatti, tiene molto alla sua privacy e non circolano notizie certe riguardo alla sua famiglia né su una eventuale moglie o compagna. Navigando sul web, tuttavia, si trovano diverse foto in cui posa assieme a due bambini, un maschio e una femmina: probabilmente i suoi figli. Orsini gestisce un account Instagram che però risulta essere privato; è presente anche su Facebook con un profilo che adopera principalmente per veicolare informazioni legate alla sua professione e alla sua vita pubblica, oltre che per esprimere il suo punto di vista sugli argomenti caldi dell’attualità. Tra i temi social trattati dal prof della Luiss, la lotta a qualsiasi tipo di droga e l’importanza dello sport nell’educazione dei ragazzi.

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