Alessandra Celentano è da anni l’insegnante “cattiva” di Amici di Maria de Filippi. Ex-ballerina, ha sempre guidato e spronato i suoi giovani allievi a suon di disciplina, rigore e rimproveri. Scopriamo qualcosa in più sul suo conto, dagli studi di balletto al successo professionale e televisivo.

Alessandra Celentano: età, carriera, programmi

Milanese pura, Alessandra Celentano nasce nel capoluogo lombardo il 17 novembre 1966. Età 56 anni, segno scorpione, carattere granitico e sguardo impenetrabile. Alessandra è una coreografa, ex ballerina e insegnante di ballo, nota ai più per la sua lunga partecipazione come coach ad Amici di Maria de Filippi. Pur nipote del cantante, Adriano Celentano, fin dalla tenera età Alessandra sceglie invece la strada della danza.

Così studia a lungo, e si perfeziona prima presso la prestigiosa Opera di stato di Budapest, e in seguito a Reggio Emilia. È intorno alla metà degli anni 80, infine, che compie il salto vero e proprio: entra nell’Alterballetto di Amedeo Amodio, dove arriva a ricoprire il ruolo di prima ballerina.

Dopo successi personali e professionali, Celentano nel 2003 entra nel cast del talent Amici. È maestra di danza classica e coreografa, che anno dopo anno si impone per i suoi giudizi senza mezzi termini, e per l’onestà glaciale.

Alessandra Celentano: vita privata, figli, marito

Alessandra Celentano si è sposata nel 2007 con l’analista finanziario (e maestro di karate) Angelo Trementozzi. La coppia si è però separata nel 2012. L’ex ballerina non ha figli, ma sembra che sia legata da qualche tempo – come lei stessa ha fatto capire durante lo show della De Filippi – a un uomo nuovo, la cui identità resta avvolta nel mistero. Alessandra Celentano afferma di essere casta da oltre 13 anni. Non per mancanza di desiderio, ma perché non ha più trovato la persona giusta per lei.

Curiosità: la Celentano della soffre sindrome dell’alluce rigido, per cui si è sottoposta a numerosi interventi, l’ultimo nel 2017. Per questo non è più in grado di ballare. Anche se continua a vivere in prima linea, a parlare e vivere la danza, in modo variamente flessibile, ma senza compromessi.

L’intervista a Le Belve