Cinque minuti di Bruno Vespa parte a razzo su Rai 1. Nello studio del conduttore abruzzese, a presenziare alla prima puntata del suo nuovo programma in access prime time, c’è la donna del più potente d’Italia: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Dalle 20.31 alle 20.36. Vespa resta in onda 5 minuti, tra la fine del Tg1 e l’inizio dei Soliti Ignoti, quanto promesso dal titolo della sua nuova trasmissione che raccoglie (o almeno ci prova) l’eredità televisiva de Il Fatto di Enzo Biagi. Il decano dei giornalisti Rai debutta nella fascia preserale con un’intervista a volo d’uccello alla premier italiana sui principali temi dell’attualità, che sono l’emergenza migranti e la guerra in Ucraina. Il conduttore parte proprio dal naufragio di un barcone carico di migranti al largo della costa calabrese, un dramma che ha profondamente toccato l’opinione pubblica nazionale anche a causa del suo bilancio – purtroppo provvisorio – di 63 vittime.
Meloni esprime innanzitutto il cordoglio suo e del governo italiano, restando però ferma sugli slogon che da sempre fotografano la sua posizioni sull’immigrazione: “Lo dico da tempo e lo ridico ora: più gente parte, più gente rischia di morire“, sottolinea la leader di Fratelli d’Italia. Che quindi offre la personalissima soluzione al tema della pressione migratoria in arrivo dall’Africa: “L’unico modo per fermare questa tragedia è fermare le partenze. Serve un’Europa che agisca in fretta” aggiunge Meloni, che poi annuncia a Vespa e ai telespettatori di aver “mandato una lettera al Consiglio Europeo per chiedere una risposta unitaria a questa emergenza”.
Inevitabile, poi, un passaggio sul tema della guerra in Ucraina. O meglio, sulla scelta dell’Italia di inviare armi sempre più potenti all’esercito di Zelensky. Vespa fa notare alla presidente del Consiglio che secondo i sondaggi la maggioranza degli italiani è contraria a sostenere militarmente la resistenza dell’esercito ucraino. Un’argomentazione raccolta e analizzata da Meloni, che replica: “Gli italiani devono capire che inviamo armi all’Ucraina per difendere il nostro interesse nazionale”. “Quando sei autorevole e credibile, puoi ottenere risultati per l’interesse nazionale. – continua la leader di Fratelli d’Italia – Se non mandassimo armi avremmo un’invasione che avrebbe come unico risultato quello di portare la guerra più vicino a noi”. E ancora, in risposta a chi lamenta i soldi investiti dall’Italia per spedire armamenti ai difensori dell’Ucraina, Meloni sottolinea: “Noi non spendiamo soldi per le armi, diamo armi che già abbiamo in arsenale e che per fortuna ora non dobbiamo usare”. Quindi, la chiosa patriottica, in pieno stile Meloni: “Io sono orgogliosa di rappresentare questa Italia, che non cambia posizione da un momento all’altro. E fin quando ci sarò io al governo continuerò su questa strada”.
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