Mentre i ragazzi della scuola di Amici di Maria De Filippi continuano le loro prove con i professori per riuscire a conquistare l’agognata maglia Oro, la fase serale della trasmissione è sempre più vicina. Sabato 18 marzo, infatti, il talent show andrà in onda su Canale 5 con la prima puntata ‘notturna’, che darà il via alla parte finale del percorso dei ragazzi, quella che vedrà anche l’incoronazione del vincitore o della vincitrice. Tante le novità: la prima fra tutti riguarda i giudici. La nuova giuria del serale 2023 di Amici di Maria De Filippi sarà composta da Cristiano Malgioglio, Giuseppe Giofrè e Michele Bravi, che andranno a sostituire Stefano De Martino, Stash ed Emanuele Filiberto, in carica nelle ultime due stagioni.

I nuovi giudici del serale di Amici di Maria De Filippi

Dopo due edizioni con Stefano De Martino, Stash ed Emanuele Filiberto come giudici, il serale di Amici 2023 si prepara a una piccola rivoluzione e mette sulle poltrone della giuria tre nuovi personaggi, molto noti sia nel programma che nel mondo dello spettacolo. Stiamo parlando di Cristiano Malgioglio, Giuseppe Giofrè e Michele Bravi. Il primo, già rodato in questo ruolo in Tale e Quale Show, ora è chiamato a giudicare i giovani studenti della scuola e ne vedremo delle belle. Bravi, invece, è stato già tutor nel talent in passato, mentre Giofrè, è un ballerino lanciato proprio da Amici nel 2012.

 

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Le parole di Michele Bravi: nuovo giudice ad Amici 2023

Su Instagram Michele Bravi ha voluto commentare il suo nuovo ruolo di giudice ad Amici 2023 scrivendo una lettera indirizzata ai ragazzi della scuola:

Cari ragazzi di Amici, io sarò una delle tre persone sedute sulla poltrona rossa a guardarvi nel vostro primo grande spettacolo.

È finalmente arrivato il momento in cui dovete restituire la sicurezza che vi hanno regalato tutte le persone che hanno speso anche solo un secondo delle loro giornate per capire cosa avevate da raccontare. Il pubblico sarà, per voi che state diventando professionisti, una delle più grandi storie d’amore della vostra vita.

Se durante le puntate pomeridiane anche gli spettatori erano illuminati dai riflettori, col serale la luce sarà solo per voi. Non dimenticate mai di illuminare chi vi ascolta e guarda, non abbiate mai paura di dare spudoratamente agli altri tutto quello che è ammassato dentro di voi. E anche quando vi sembrerà di non avere nulla, non abbiate paura di darlo tutto quel nulla.

Sono stato chiamato a giudicare e proverò a farlo con una premessa. Non ho mai pensato che esistessero brutte canzoni e belle canzoni, brutte esibizioni e belle esibizioni. Penso che esistano canzoni che posso capire e canzoni che non posso capire, esibizioni che riesco a decifrare e altre che parlano una lingua che non conosco. Spero di potervi comprendere e decifrare sempre. Se non dovesse accadere, non pensate mai che il mio possa essere un giudizio negativo, sarà soltanto la richiesta di uno spettatore che cerca di dirvi ingenuamente: “Spiegalo anche a me, fai entrare anche me.

Conosco la vostra euforia perché come voi sono nato con questa assurda presunzione di avere delle cose da dire, di raccontare una storia nella speranza che la mia esperienza individuale potesse diventare uno sfogo universale, aperto a tutti. Ed è una presunzione meravigliosa.

 

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