Katia Ricciarelli, polemica senza limiti: “Non perdonerò mai”

La presenza di Katia Ricciarelli a ‘Verissimo’ era davvero attesissima e non ha deluso il pubblico, la soprano ha mostrato toni tutt’altro che accomodanti. 

Essere diplomatica non fa certamente per Katia Ricciarelli, il pubblico ne aveva avuto la dimostrazione già quando era stata concorrente al ‘Grande Fratello’, non poteva che mantenere questa sua caratteristica quando si tratta di aspetti che la riguardano direttamente. La sua presenza a ‘Verissimo’ era davvero attesissima, visto che arriva a poca distanza dalla scomparsa di Pippo Baudo, con cui è stata sposata per diciotto anni e ancora adesso uno degli amori grandi della sua vita. Non a caso, dopo il loro addio nessuno dei due ha avuto un compagno/a ufficiale.

Già nei giorni scorsi la cantante aveva messo in evidenza il suo forte dispiacere per non essere stata a conoscenza del peggioramento delle condizioni di salute del presentatore, anzi quando hanno iniziato ad arrivarle le condoglianze lei credeva fosse uno scherzo legata alle diverse fake news che vengono spesso diffuse. E invece era tutto vero, ma ancora adesso lei non riesce a placare il suo dispiacere per non essere potuta stare al suo fianco negli ultimi giorni, cosa che lei avrebbe fatto con piacere, memore dei tanti momenti belli vissuti insieme.

Katia Ricciarelli e un’amarezza difficile da nascondere

Katia Ricciarelli e Pippo Baudo avevano interrotto i rapporti da tempo, questo è noto a tutti, segno evidente di come i due non si fossero lasciati bene. Ora, però, l’artista si augurava che i vecchi malumori potessero essere sopiti, soprattutto quando si verifica una situazione grave, come il peggioramento drastico delle sue condizioni di salute, fino alla morte, avvenuta poche settimane fa.

Lei si augurava di essere informata, ma nessuno lo ha fatto, nemmeno quando lui era ormai spirato, cosa che le ha fatto davvero male: “Pensavo fosse uno scherzo, perché nessuno mi aveva informata della morte di Pippo. Sono stati i miei agenti a confermarmi che era vero – ha detto a Silvia Toffanin, ospite di ‘Verissimo’ -. Avrebbe dovuto avvisarmi. Avrei voluto saperlo subito, non attraverso le condoglianze della gente. Davanti alla morte… non esistono risentimenti. Sta morendo e non me lo dite? L’ho vissuta come una grande cattiveria. Non perdonerò mai, io potevo rimanere con lui fino alla fine“.

Il riferimento è evidentemente alla segretaria del presentatore, Dina Minna, rimasta al suo fianco quasi 40 anni, a cui lei pochi giorni fa ha lanciato una frecciata nemmeno troppo velata, sottolineando di ritenere ingiusto dare a lei una quota di eredità pari a quella dei figli (“Forse ho sbagliato mestiere“, ha detto Katia). Tanto è bastato per essere oggetto di una diffida, volta a spingerla ad avere toni più diplomatici, cosa evidentemente recepita solo in parte.

Successivamente Katia Rcciarelli ha proseguito il suo discorso in maniera ancora più chiara: “Non parlavo con Pippo da tantissimi anni perché non c’era un filo diretto, tutto filtrato da una segretaria che avrebbe dovuto avvisarmi e dirmi che era morto. L’avrei voluto sapere subito, e non dai media. Pippo era da un mese in ospedale e io non lo sapevo. Stava morendo e non me lo hanno detto. Quando sono andata alla camera mortuaria ho visto una persona, la segretaria, eravamo in lacrime e lei continuava a dire “39 anni”. L’ho trovato inappropriato, era comunque la segretaria. Pippo era isolato dal mondo. Tutti dicono la stessa cosa. C’è una ragione se lo dicono tutti”.

Già questo sarebbe sufficiente per far capire il suo stato d’animo, ma lei è andata oltre, parlando di chi ha impedito a Baudo di avere contatti con tante persone (oltre a lei ci sarebbe anche suo figlio, Alessandro). “Non so se Pippo volesse stare da solo, ma non credo che lui volesse mettere da parte tutti. È stato isolato. Quando era Pippo tutti lo chiamavano, ma quando si è allontanato dalla tv non c’era nessuno. Ha sofferto l’allontanamento dalla conduzione. Pippo era pazzo per la televisione, è stata la mia più grande rivale!. Meritava di morire circondato dalle persone che lo amano, non imprigionato. Voglio rendergli giustizia” – ha concluso.