Cosa succederebbe se Benito Mussolini vivesse ai giorni nostri? Sarebbe considerato alla stregua di un pazzo o riuscirebbe di nuovo a diventare leader onnipotente di un’Italia disposta ancora a dargli credito? E’ la surreale domanda/premessa su cui poggia il film Sono Tornato, la commedia satirica del 2018 diretta da Luca Miniero in onda stasera in tv (25 aprile).
Il film Sono tornato andrà in onda stasera in tv (25 aprile) su Cine34 a partire dalle ore 21.00 e in contemporanea diretta streaming su Mediaset Infinity. Dopo l’accesso alla piattaforma gratuita Mediaset, effettuato da app o da sito, è possibile vedere il film su computer, tablet e smartphone alla stessa ora della messa in onda televisiva.
Roma, 28 aprile 2017. Al centro di Piazza Vittorio, nel cuore della Capitale, appare un redivivo Benito Mussolini, risorto inspiegabilmente proprio nel giorno della sua morte. Dopo aver superato la confusione (“Sono a Roma o ad Addis Abeba?”, si domanda nella scena iniziale del film), il “Duce” decide di bissare nel terzo millennio la scalata al potere gli era riuscita un secolo prima, tentando di riprendere in mano le redini dell’Italia. Rispetto ai suoi tempi, però, il mondo è cambiato radicalmente. La seconda guerra mondiale è terminata, l’Italia è una Repubblica, c’è la democrazia e Roma è diventata una città multiculturale e multietnica. Tutto diverso, tranne una cosa: l’indole ipocrita, fragile e cerchiobottista degli italiani, rimasta immutata a distanza di 80 anni.
Mussolini quindi non si abbatte, anche perché trova l’inaspettato aiuto di Andrea Canaletti, un aspirante regista che lo crede un attore sempre in parte e gli propone quindi di diventare protagonista del suo nuovo documentario. Per il Duce è l’occasione perfetta per tornare al centro dell’attenzione e sfoderare le sue doti di incantatore delle masse. Grazie all’incontro coi dirigenti di un canale televisivo ottiene addirittura un programma tutto suo: un nuovo balcone, questa volta virtuale, dal quale potrà affacciarsi per rivolgersi al popolo e (ri)conquistarlo con i suoi proclami, le sue frasi celebri, il suo piglio deciso e autoritario. Ma gli italiani di oggi cederanno al fascino dell’uomo forte?
Sono tornato è commedia fantasy, a tratti leggera, che funziona grazie a diverse battute e siparietti ironici particolarmente ben riusciti. Sotto la maschera delle risate e del paradosso storico/temporale su cui poggia le basi (la resurrezione inspiegabile di Benito Mussolini), l’opera invita a una riflessione seria, mettendo al centro del suo ragionamento l’incubo della memoria storica del nostro Paese, un tema estremamente scivoloso da trattare in una commedia. Come detto, l’interrogativo attorno al quale gira il film riguarda l’accoglienza che riserverebbero gli italiani a un fantomatico nuovo Duce: come reagirebbero? Quanti di loro sarebbero felici se tornasse il fascismo? La storia può ripetersi?
Ed è qui che il film si fionda nel politicamente scorretto, offrendo un epilogo differente – più cinico e meno autoassolutorio – rispetto alla pellicola originale tedesca da cui è tratto. Il film Lui è tornato, infatti, termina col sostanziale e irrevocabile rifiuto della Germania al ritorno di Hitler, tanto che la troupe che girava il film ha subito diverse aggressioni da parte di passanti che non sopportavano l’idea di vedere il Führer circolare per le strade di Berlino, pur sapendolo un attore travestito. Il remake di casa nostra invece ha ricevuto tutt’altra accoglienza dagli italiani. Nella scena finale di Io sono tornato, infatti, si vede Benito Mussolini percorre in parata le strade principali di Roma su di un auto d’epoca, ovviamente senza passare inosservato. Gli italiani – gente comune, non comparse ingaggiate per lo svolgimento della scena – lo notano, lo riconoscono e nella maggior parte dei casi lo applaudono, in un tripudio di abbracci, selfie, sguardi d’ammirazione e peggio ancora saluti romani. Sono tornato, dunque, non è un film su Mussolini bensì è un film sull’Italia di oggi e sugli italiani, che col passar dei decenni cambiano rimanendo sempre uguali a loro stessi, tra sentimenti nostalgici e la pericolosa fascinazione per l’uomo forte sempre dietro l’angolo.
Nel cast del film Sono tornato brillano due attori; nei panni di Benito Mussolini c’è Massimo Popolizio (Il ricco, il povero e il maggiordomo), mentre il giovane documentarista che scorta il Duce nella sua avventura nel futuro ha il volto di Frank Matano (Tonno spiaggiato). Tra gli attori che partecipano alla commedia di Luca Miniero ci sono anche:
Stefania Rocca (Dietro la notte): Katia Bellini
Gioele Dix (Lei mi parla ancora): Daniele Leonardi
Eleonora Belcamino: Francesca
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