Il film “Pretty Woman” è considerato da molti la commedia romantica più bella di ogni epoca. Diretta nel 1990 dal regista Garry Marshall, la pellicola ha consacrato Julia Roberts e Richard Gere – i due attori protagonisti – al rango stelle planetarie del grande schermo, ed è stata inoltre un successo economico clamoroso con oltre 400 milioni di dollari incassati in tutto il mondo.
La trama racconta la storia di Edward Lewis (interpretato da Richard Gere), un ricco uomo d’affari che, in uno dei suoi tanti viaggi di lavoro a Los Angeles, contatta la prostituta Vivian Ward (Julia Roberts) con l’idea di trascorrere con lei un’unica serata di divertimento. L’incontro notturno si trasforma però in una settimana, in cui Vivian impara l’etichetta e le buone maniere da Edward, che a sua volta riceve da Vivian qualche dritta su come godersi la vita e vivere in leggerezza. In quei giorni entrambi iniziano a conoscersi e ad amarsi, finendo col perdere totalmente la testa l’uno per l’altra.
A distanza di 33 anni dalla sua uscita, “Pretty Woman” rimane una pellicola leggendaria e ancora oggi riesce a incantare con la sua dolcezza e con la storia di Edward e Vivian, forse la love story più iconica della storia del cinema. In attesa di rivedere il film di Marshall stasera in tv (sarà trasmesso in prima serata su Rai 1), ecco qualche curiosità e alcuni segreti poco noti della mitica commedia romantica con Julia Roberts e Richard Gere.
Tutti ricordiamo l’iconico poster ufficiale del film, ma pochi sanno che è stato il risultato di un abile fotomontaggio. In realtà il corpo che si vede nell’immagine non è quello di Julia Roberts, bensì è quello della sua sosia Shelley Michelle. Il volto della Roberts è stato aggiunto con un foto ritocco. Inoltre, nella locandina Richard Gere appare con i capelli scuri quando in realtà nel film è brizzolato.
Prima di avere lo stesso titolo della canzone di Roy Orbison, il film doveva originariamente intitolarsi “3000 $”, in riferimento alla tariffa di denaro che Vivian ed Edward concordano perché lei rimanga con lui per una settimana intera.
Il finale inizialmente previsto per il film Pretty Woman era l’opposto di quello che conosciamo. In una delle prime sceneggiature il personaggio di Vivian era una tossicodipendente ed Edward la cacciava lanciandole in faccia i $ 3.000 per tornare a New York con la sua ragazza. Fortunatamente, la sceneggiatura è stata riscritta sei volte, culminando nel lieto fine della versione finita sul grande schermo.
Come spesso accade, gli attori che hanno recitato nel film non erano il “piano A” della produzione. Prima di finire a Richard Gere, il ruolo di Edward è stato rifiutato da Sylvester Stallone e Albert Brooks. Il ruolo della prostituta Vivian, invece, è stato proposto senza successo a Meg Ryan, Jennifer Connelly e Sandra Bullock.
In realtà anche Richard Gere era dubbioso sul film ed era orientato a declinare l’offerta. Ma Julia Roberts voleva davvero che fosse lui il suo partner sul set e lo ha convinto ad accettare il ruolo di Edward passandogli un bigliettino proprio mentre era al telefono con la produzione, pronto a rifiutare. Sul post-it c’era scritto: “Per favore dì di sì”.
I celebri marchi automobilistici Ferrari e Porsche hanno rifiutato di far guidare al personaggio di Gere uno dei loro modelli perché nessuna delle due case voleva essere associata alla prostituzione. La Lotus, al contrario, ha accettato di fornire una propria vettura alla produzione del film; col senno del poi è stata una mossa vincente: il marchio inglese, infatti, ha visto triplicare le sue vendite nell’anno successivo all’uscita del film.
Una delle scene iconiche del film Pretty Woman è quando Edward regala a Vivian una lussuosa collana di rubini e diamanti (dal valore di circa 250mila dollari). Mentre lei si avvicina per prendere il gioiello dalla scatola, l’attore la chiude inaspettatamente. Questo scena in realtà non era prevista dal copione ed è stata improvvisata da Richard Gere. Il regista ha deciso di tenerle per la reazione divertita e spontanea di entrambi gli attori.
La scena in cui si vede Edward suonare il piano è totalmente reale. Richard Gere non solo ha suonato veramente, ma ha composto il brano musicale.
In pieno stile Stan Lee, il regista di Pretty Woman, Garry Marshall, fa una brevissima apparizione in una scena del film nei panni di un senzatetto in cerca cibo.
Nella scena in cui Vivian ride di gusto guardando un episodio di “I Love Lucy”, la risata era così naturale perché, fuori dall’inquadratura, il regista Garry Marshall le stava solleticando la pianta dei piedi con una piuma d’uccello.
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