Possono 57 giorni cambiare completamente il volto dell’Italia e dell’opinione pubblica? Si, e la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con la loro disperata lotta contro Cosa Nostra ne sono la prova. All’anniversario della strage di Via d’Amelio, ripercorriamo gli avvenimenti di quei tragici ultimi giorni, grazie all’ausilio della pellicola del 2012 Paolo Borsellino – I 57 giorni, toccante dramma sulla lotta alla mafia, soggetto anche di adattamenti televisivi.
Il film si concentra sul periodo che intercorse tra i tragici eventi del 23 maggio 1992, giorno in cui si consuma la strage di Capaci, dove Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e tre membri della scorta persero la vita in un attentato rivendicato dalla mafia, e il giorno in cui Paolo Borsellino cadde anch’egli vittima di Cosa Nostra mente si trovava nella purtroppo celebre Via d’Amelio. La pellicola indaga la psicologia del protagonista, resosi conto, dopo la perdita dell’amico che avrebbe dovuto incontrare in quel fatidico giorno, di essere rimasto solo ad affrontare una battaglia troppo grande per un solo uomo, che avrebbe inevitabilmente segnato le sorti politiche del paese, ma di cui già sapeva non sarebbe riuscito a vederne l’epilogo.
A fare da sfondo al racconto è la Palermo degli anni ’90, piegata dalle atrocità della mafia. Il film si concentra sul rapporto fraterno e d’indissolubile fiducia tra i due magistrati, omaggiando non solo il loro indomito coraggio, ma anche la loro dimensioni più umana, di mariti, e di padre nel caso di Borsellino. Quegli ultimi 57 giorni infatti segnarono indelebilmente l’intera famiglia del magistrato, costretta a fare in conti con un male cieco e senz’anima come quello della mafia. A portare sui nostri schermi la verità su quei due mesi, è il regista Alberto Negrin, famoso anche per la direzione di Mi ricordo di Anna Frank. A prestare il proprio volto ad alcuni dei personaggi principali sono invece: Luca Zingaretti nel ruolo di Paolo Borsellino, Lorenza Indovina in quello di Agnese Borsellino, Enrico Ianniello come Antonio Ingroia, Davide Giordano nei panni di Manfredi Borsellino e Rori Quattrocchi che interpreta la madre del magistrato. La pellicola, che ripercorre gli ultimi mesi di lotta di Borsellino, a trent’anni dalla sua scomparsa, andrà in onda stasera in tv su Rai 1, alle 21:25, e ovviamente su Rai Play.
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