Uno scenario molto suggestivo per questo film, ambientato nella Motherless Brooklyn degli anni ’50, fatta di vicoli fumanti, locali jazz pieni di festa e musica, e di investigatori dall’inconfondibile stile da gentleman misterioso. Questo film rappresenta il perfetto biglietto da visita per il fascino East Side di Edward Norton, star della versione 2008 de L’incredibile Hulk, che ci porta in una storia ricca di segreti e colpi di scena.
Motherless Brooklyn – I segreti di una città rappresenta il primo esperimento come sceneggiatore per Norton, che dirige e interpreta un buon adattamento dell’omonimo romanzo del 1999 di Jonathan Lethem. Al contrario di quello che molti pensano non si tratta infatti di una storia vera, ma solo particolarmente verosimile e studiata. Vi è però una sostanziale differenza tra il romanzo e il film. Mentre il primo è ambientato nello stesso anno della sua pubblicazione, il 1999, la pellicola torna indietro nei mitici anni ’50. La scelta, da parte del regista, di calare la storia negli anni ’50 scaturì anche dal fatto che quel periodo storico sancì grandi cambiamenti per la città di New York. Inoltre, anche il comportamento dei detective era perfettamente riconducibile allo stile noir molto in voga in quel periodo, quindi perché non cogliere l’occasione? La storia vede infatti Norton nei panni di Lionel Essrog, un solitario detective privato afflitto dalla sindrome di Tourette, che si cerca di risolvere l’omicidio del suo mentore ed unico amico, Frank Minna, interpretato da Bruce Willis. Armato solo di pochi indizi e della sua mentalità ossessiva, che si rivelerà però fondamentale, Lionel svela dei segreti che tengono in equilibrio il destino dell’intera città di New York. In un mistero contorto che lo porta dai jazz club ricchi di baldoria di Harlem ai bassifondi più malfamati di Brooklyn, fino ai luoghi più chic della Grande Mela. Nel cast troveremo anche Alec Baldwin nel ruolo dell’uomo più pericoloso e mortale della città, e Gugu Mbatha-Raw nei panni della bellissima femme Fatale. Interessante anche la scelta di trasporre il fascino italiano di Bobby Cannavale (protagonista del chiacchieratissimo The Watcher) nel film, e di richiamare anche una leggenda come Williem Dafoe, che invece è un po’ un italiano wannabe, vivendo da anni nella nostra capitale con la moglie italiana.
Non solo gli anni in cui è ambientato, ad essere profondamente diverso dal libro è anche il finale scelto da Norton. Mentre il libro termina con Lionel che torna all’agenzia investigativa, trasformata ora in servizio automobilistico, con il suo interesse amoroso che lo lascia e la maggior parte dei suoi amici morti o dispersi, il film propone una sorta di rivalsa, inscenando un finale sicuramente più buono verso il protagonista. Se siete curiosi di sapere di cosa si tratti vi consigliamo recuperare il film stasera in Prima TV in chiaro su Iris, più precisamente alle 21:15. Se invece non doveste riuscire a vederlo o preferiste le piattaforme streaming, sarà possibile recuperarlo attraverso la piattaforma a pagamento di Prime Video: Infinity Selection, anche in prova gratuita.
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