Holy Spider, trama e curiosità del film denuncia ambientato in Iran

Stasera, sabato 1° giugno, Rai 4 propone il film in prima serata alle 21:20 Holy Spider, il film del 2022 di genere drammatico e thriller, diretto da Ali Abbasi, è ambientato in Iran nel 2001.

Trama di Holy Spider

Ci troviamo a Mashhad, seconda città dell’Iran per grandezza e importante luogo di culto religioso. Saeed, un padre di famiglia, si mette in testa di liberare la città santa purificandola dalla prostituzione, da sempre considerata simbolo di corruzione e immoralità. Così il protagonista diventa uno spietato serial killer di donne che si prostituiscono. A un certo punto però sulle sue tracce si metterà la giornalista investigativa Rahimi che giungendo in città capirà che le autorità del posto non sono per niente interessate ad assicurare alla giustizia “il ragno”, così come viene chiamato il killer.

Curiosità del film

Il regista Ali Abbasi prende spunto da fatti realmente accaduti in Iran tra il 2000 e il 2001 quando Saeed Hanaei, uno spietato serial killer ha ammazzato sedici prostitute. La città di Mashhad è realmente insorta quando si voleva punire per omicidio il brutale assassino perché secondo la maggioranza agiva per mano di Allah. Il film, da considerarsi politico visto che è arrivato nelle sale a cinque mesi dall’omicidio di Mahsa Amini, rende ancor più dure e chiare le dinamiche assurde di un Paese come l’Iran tra maschilismo, misoginia e il dramma del femminicidio.

Intervistato alla presentazione della pellicola il regista ha dichiarato: “il fatto che la gente discutesse se si doveva condannare o meno, e per qualcuno era addirittura un eroe. Se è stato possibile è perché l’interpretazione della legge iraniana lo permette, con le punizioni contro le donne, rendendo quindi le sue motivazioni accettabili”. 

Il film è stato anche premiato al Festival del Cinema di Cannes: in particolare Amir Ebrahimi ha ricevuto la Palma d’Oro come Miglior attrice protagonista per il suo ruolo della giornalista in cerca di giustizia.