Una grande donna, una immensa ballerina che ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama artistico italiano e mondiale. Per questo motivo i funerali di Carla Fracci saranno trasmessi in diretta tv, un giusto tributo per una donna amata da tutta Italia e dal mondo intero che ama la danza ma anche il personaggio distinto, soave, che è stata l’etoile internazionale. Vediamo dove e a che ora sarà possibile seguire le esequie.

Carla fracci è stata tra le più grandi ballerine del ventesimo secolo
Funerali di Carla Fracci oggi in tv (29 maggio): a che ora e dove vederli

I funerali di Carla Fracci in diretta tv (29 maggio)
Sabato 29 maggio a partire dalle 14.45, da Milano, il Tg1 con la conduzione di Stefania Battistini ed Elena Fusai, racconterà le esequie della diva della danza mondiale. Diretta streaming su Raiplay. Sulla piattaforma gratuita Rai, infatti, effettuato l’accesso da sito o da app, è possibile seguire il programma da smartphone, computer e tablet contemporaneamente alla messa in onda televisiva. Poco prima, un ricordo di Carla Fracci, icona della danza nel mondo. “Prima Fila – Tutto quanto fa cultura e spettacolo” settimanale di Radio1, alle 12.30 con Marcella Sullo, renderà omaggio alla grande danzatrice.
Carla Fracci, addio alla storia della danza
Sarà l’ultimo saluto alla regina della danza: l’étoile della Scala si è spenta giovedì scorso, aveva 84 anni e da tempo lottava contro un tumore.
“Mi lamento spesso e sono una polemica, ma la mia è stata una gran bella vita. In tanti mi hanno chiesto come ci si sente a essere un mito, ma i miei che erano dei lavoratori, padre tranviere, madre operaia, mi hanno insegnato che il successo si deve guadagnare. E io ho lavorato, lavorato, lavorato… Sono cresciuta tra i contadini, nelle campagne vicino Cremona, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici.
Ho danzato nei tendoni, nelle chiese, nelle piazze. Sono stata una pioniera del decentramento. Volevo che questo mio lavoro non fosse d’élite, relegato alle scatole d’oro dei teatri d’opera. E anche quand’ero impegnata sulle scene più importanti del mondo sono sempre tornata in Italia per esibirmi nei posti più dimenticati e impensabili. Nureyev mi sgridava: chi te lo fa fare, ti stanchi troppo, arrivi da New York e devi andare, che so, a Budrio, ma a me piaceva così, e il pubblico mi ha sempre ripagato”.