Saranno la Cappella degli Scrovegni (Veneto), l’Inferno e Sibilla Cumana (Napoli), Collezione Bonomo (Bergamo), i ponti di Lucca (Toscana), la Gravina sotterranea (Puglia), Om Seti I (Egitto) i luoghi e gli argomenti di indagine della quarta puntata del meglio di Freedom (19 luglio), la trasmissione di Roberto Giacobbo in onda stasera in tv su Rete 4 alle ore 21.25. Il programma può essere seguito anche da pc, tablet e smartphone in live streaming sul sito ufficiale Mediaset Play. Le puntate o i vari spezzoni possono essere visti su Mediaset on demand.

Freedom 19 luglio i Ponti di Lucca

Freedom – Oltre il confine sarà in Toscana, tra Lucca e Pistoia ci sono due ponti incredibili, che sembrano sfidare le leggi della gravità. Li separano meno di 40 km. Uno, per decenni, è stato il più lungo ponte sospeso pedonale del mondo: 227 metri, alto 36, con una passerella di soli 80 cm, collega i due versanti del torrente Lima, tra Mammiano Basso e Popiglio, nel comune di San Marcello Piteglio. L’altro, a Borgo a Mozzano, è l’affascinante Ponte della Maddalena, detto Ponte del Diavolo

Freedom – Oltre il confine da Padova a Napoli

«Freedom» segue la scia della Stella di Betlemmee che secondo le scritture cristiane guidò i Re Magi fino alla grotta dove nacque Gesù Bambino, e arriva a Padova, dove visita l’antico osservatorio astronomico e la magnifica Cappella degli Scrovegni.Uno degli scenari di Freedom sarà la Campania e per la precisione Cuma. E poi ancora conosceremo un uomo che parla con le api, la differenza e il significato della luce e del buio con il Premio Oscar Vittorio Sturaro, la Piramide più grande del mondo, la stanza dei sacrifici umani, la Sibilla Cumana e le sue premonizioni sul futuro.

Roberto Giacobbo a Gravina di Puglia

Un grand canyon nel cuore del Sud Italia, più piccolo e meno famoso di quello americano, ma molto più ricco e denso di storia: Gravina in Puglia. Città scavata nella pietra a partire da tempi antichissimi, è stata resa importante da Greci e Romani. Qui, in epoca paleocristiana, sono state costruite alcune tra le chiese rupestri più belle al mondo. Ma Gravina è soprattutto un libro di storia a cielo aperto, un libro che racconta il lavoro dell’uomo e della natura nel corso dei millenni.

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