Questa sera, martedì 16 luglio, puntata davvero speciale su Italia 1, del programma di approfondimento Le Iene presentano: Inside, il programma di Davide Parenti spin off de Le Iene, che indaga accuratamente su argomenti trattati già in passato dagli inviati della trasmissione quest’anno condotta da Veronica Gentili, spiegati e accuratamente approfonditi con ulteriori dettagli ed elementi del tutto inediti.
L’appuntamento di stasera avrà un ospite, una guest star speciale, Roberto Saviano che sarà protagonista della puntata in onda stasera in tv, è “La camorra”, un reportage di Giulio Golia incentrato su una delle quattro mafie presenti sul nostro territorio tra le testimonianze delle persone che continuano a combattere, nonostante le minacce, di chi si impegna come può per aiutare la propria realtà, di chi pensa di aver ritrovato la propria coscienza dopo averla perduta e di chi si è ribellato alla malavita.
Insieme a Giulio Golia, per tutto il racconto, Roberto Saviano, lo scrittore, giornalista e sceneggiatore da sempre simbolo della lotta alla camorra, che ha scelto di denunciare tutti i lati oscuri di questo pezzo di criminalità e che, per questo, vive sotto scorta da 17 anni.
Alle telecamere della trasmissione Saviano comincia con queste dichiarazioni: «Il cortocircuito che nasce è sempre il solito. Se parli del male vieni considerato una sorta di diffusore del male, come se addirittura lo legittimassi o lo esaltassi, questa è la follia. Ho sempre visto in questo un meccanismo un po’ omertoso: non ne parlare, se non ne parli stai salvando il territorio, se ne parli, lo sta infettando, e invece è proprio questa l’unica cosa che teme davvero la criminalità organizzata, che si accenda un faro su quello che fa, che ci si accorga che esiste. Bisogna comprendere che si tratta di qualcosa che se la illumini si trasforma, se la tieni invece al margine continua a crescere nel silenzio. È brutto silenziare questo tipo di storie, perché mostra che in realtà non c’è alcuna priorità del racconto antimafia. Se lo fa qualcuno che politicamente sgradito ce ne frega niente, ma a valle di mafia o di qualsiasi altro argomento, ti si cancella.». Poi, continua: «Se tu accendi la luce, stai in qualche modo collaborando ad affossare un sistema. Se vai a Scampia trovi “Saviano merda”, “non siamo Gomorra”, e non c’è un “Di Lauro merda”, mai.».
Roberto Saviano parla anche di Napoli, la sua città: «Quasi mai si va a fare un’analisi sulla dinamica che ha generato una stesa. Si va a fare semplicemente un’analisi sul livello di violenza cui sono arrivati i minori, sul perché questi ragazzi prendono le pistole, e quasi sempre si va nello stereotipo: “hanno visto Gomorra, hanno visto Mare Fuori, hanno visto Romanzo Criminale e vanno a sparare”. È un’assoluta fesseria, è una vecchia eterna polemica. Il vero problema è che è molto facile dire: “Hanno visto Gomorra e sparano”. È molto più difficile raccontare che cosa è la diffusione delle armi a Napoli. Un dato impressionante è che nel 2022, in sei mesi, hanno sequestrato circa due armi al giorno solo nella città di Napoli. Può essere che in una situazione del genere, con la città piena di armi, tu utilizzi la scorciatoia culturale “siccome lo vedono in televisione allora sparano?”.».
“La Camorra”, l’inchiesta di Giulio Golia, e scritto da Francesca Di Stefano con la partecipazione di Roberto Saviano, interamente dedicata alla malavita campana, non è una prima visione tv. Lo speciale delle Iene è andato in onda nel novembre del 2023 ed è infatti già visibile in streaming on demand su questo link di Mediaset Infinity.
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